(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 7 apr. - L'Unicef esprime
preoccupazione per i ripetuti scontri in Libia e il loro impatto
sui bambini. "I combattimenti in corso in Libia stanno esponendo
i bambini ad una situazione di alto rischio", ha detto Shahida
Azfar, Direttore regionale Unicef per il Medio Oriente e il Nord
Africa. "Il loro diritto all'istruzione, al gioco, alla salute e
persino alla sopravvivenza sono in grave pericolo". Le scuole
sono infatti chiuse da piu' di sei settimane.
La situazione dei lavoratori migranti rimane incerta. Il
numero dei lavoratori e delle loro famiglie che sono fuggite nei
paesi limitrofi e' in aumento. Attualmente ci sono 650 bambini
nei campi di transito, nel sud della Tunisia e 450 al confine di
Salloum con l'Egitto. Solo due settimane fa, erano solo 120
bambini sul lato del confine tunisino e 80 su quello egiziano.
L'Unicef sta fornendo assistenza umanitaria alle popolazioni
bloccate alla frontiera nei settori che riguardano: acqua,
servizi igienico-sanitari, salute, sostegno psico-sociale e
sviluppo della prima infanzia. In Libia, lavorando con i partner
sul campo, l'Unicef ha distribuito kit sanitari di emergenza per
coprire il fabbisogno di 60.000 persone. Ulteriori aiuti Unicef
sono disponibili anche sul confine tunisino ed egiziano per
soddisfare le crescenti esigenze umanitarie in Libia.
Nell'ambito del Regional Flash Appeal delle Nazioni Unite,
l'Unicef ha lanciato alcune settimane fa un appello di raccolta
fondi per 13 milioni di dollari per rispondere ai bisogni
immediati di donne e bambini, raccogliendo fino ad ora soltanto
2,6 milioni. "L'Unicef esorta tutti i donatori ad aiutarci per
fare in modo che i bambini colpiti dalla situazione in Libia
possano ricevere tutto il sostegno che meritano" ha detto Azfar.
(Wel/ Dire)