"PER LA PRIMA VOLTA SI INTERVIENE SU DE-MEDICALIZZAZIONE".
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 4 apr. - "Un anno fa la Casa
del Parto Acqualuce di Ostia era solo un progetto sperimentale.
Oggi e' una realta', una parte integrante del sistema sanitario
regionale". Lo dice in una nota il presidente della Regione
Lazio, Renata Polverini, che in qualita' di commissario ad acta
per la Sanita' del Lazio ha approvato il provvedimento che
definisce i protocolli e i requisiti autorizzativi per il parto
domiciliare o presso case di maternita'.
Il dispositivo, si legge nel comunicato, "non solo trasforma
il progetto sperimentale Casa del Parto Acqualuce di Ostia in una
struttura permanente e integrante del punto nascita dell'ospedale
Grassi, ma consente anche ad altre strutture, Asl o aziende
ospedaliere del Lazio che ne vorranno seguire l'esempio, di
attivare strutture come Acqualuce, ampliando la possibilita' di
effettuare il parto de-medicalizzato".
Il provvedimento inoltre prevede anche la possibilita' per le
future mamme con gravidanze a basso rischio di partorire, se lo
vorranno, anche presso il proprio domicilio o in strutture dove
sono le ostetriche ad assisterle fino alla nascita del bambino.
"Per la prima volta nel Lazio- aggiunge Polverini- si
interviene in modo serio sul parto de-medicalizzato che
restituisce naturalezza e umanita' al momento piu' importante
della vita di una donna. Come promesso, questa Giunta promuove e
sostiene concretamente il parto naturale. Con questo
provvedimento si sana un vuoto normativo: prima d'ora infatti
nessun governo regionale aveva mai garantito il funzionamento di
strutture dove e' possibile affrontare l'evento parto con un
approccio psicologico meno traumatico, evitando le routine
tipiche del ricovero in degenza ma- conclude la presidente della
Regione- senza rinunciare agli standard qualitativi e di
sicurezza".
(Wel/ Dire)