GRAZIE A RICERCHE CONDOTTE DA IRST MELDOLA; IL "LANCIO" NEGLI USA
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 4 apr. - E' "made in Romagna"
il primo microchip che isola nel sangue le cellule tumorali e
consente di prevedere l'evoluzione della malattia. L'innovativa
strumentazione e' infatti frutto delle ricerche condotte
dall'Irst (Istituto scientifico romagnolo per lo studio e la cura
dei tumori) di Meldola, in provincia di Forli'-Cesena, che nei
prossimi giorni presentera' negli Stati Uniti i risultati delle
prime sperimentazioni condotte su cellule tumorali presenti nel
sangue, isolate e manipolate con una purezza del 100%.
L'occasione e' data dal Congresso dell'American Association of
Cancer Research (Aacr), il piu' importante congresso mondiale che
si occupa di ricerca preclinica sul cancro, che si aprira' a
Orlando, in Florida, domani.
L'elaborato scientifico presentato a Orlando e' il frutto di
un'intensa attivita' di ricerca condotta dal Laboratorio di
Bioscienze dell'istituto romagnolo, "che si e' dotato, primo al
mondo, di una strumentazione molto innovativa in grado di
supportare l'oncologo clinico nel definire le strategie
terapeutiche piu' appropriate per ogni paziente", spiega l'Irst
in una nota. Infatti "DepArray", la piattaforma scientifica che
il centro di Meldola ha acquisito dall'italiana Silicon
Biosystems, coniugando microelettronica e biologia, e' al momento
l'unico strumento automatizzato presente sul mercato in grado di
isolare, identificare, manipolare e recuperare, con una purezza
del 100%, cellule tumorali circolanti estremamente rare disperse
in un fluido (ad esempio sangue periferico o midollare).
Operativo dal 2007 all'interno delle strutture dell'ex
Ospedale Civile di Meldola, l'Irst e' interamente dedicato alla
cura, alla ricerca clinica, biologica e traslazionale e alla
formazione in campo oncologico.
(Wel/ Dire)