SANITÀ. OPG, CI SONO I FONDI PER FARE USCIRE I 'DIMISSIBILI'
IN ITALIA IN 388 POTREBBERO USCIRE, MA NON SANNO DOVE ANDARE
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 4 apr. - Sono 388 le persone
internate negli ospedali psichiatrici giudiziari italiani che,
non essendo "socialmente pericolose", potrebbero essere dimesse
ma rimangono negli Opg per assenza di strutture alternative. Per
loro qualcosa si sta muovendo. A riferirlo e' Ignazio Marino,
presidente della Commissione d'inchiesta sul Servizio sanitario
nazionale, che intervenendo a Roma al convegno del Forum
nazionale per il diritto alla salute delle persone private della
liberta' personale, annuncia che dal ministero della Salute sono
stati effettivamente erogati finanziamenti in direzione di quelle
regioni che hanno presentato al dicastero dei Piani per
accogliere nuovamente i propri detenuti. "La risposta 'non ci
sono i fondi per far uscire gli internati dimissibili', che
dovrebbero gia' essere fuori dagli Opg da mesi o anni perche' non
sono piu' socialmente pericolosi -dice Marino- non puo' piu'
essere ammessa.
La disponibilita' totale per agevolare l'assistenza sul
territorio dei dimissibili e' stata, da parte del ministero della
Salute, di 5 milioni di euro, da assegnare alle regioni sulla
base di apposita richiesta con la redazione di un Piano per la
presa in carico e l'assistenza dei "propri" internati negli Opg.
Alcune regioni, come la Lombardia (che ha 85 internati) o la
Toscana (che ne ha 15 in queste condizioni), hanno presentato
effettivamente la documentazione e per questo hanno avuto
l'assegnazione delle risorse richieste. Dei 5 milioni complessivi
- fa notare Marino citando informazioni riferite dal ministro
della Salute Fazio - sono stati effettivamente erogati alle
regioni 3 milioni e 400mila euro. Altre regioni invece, fa notare
Marino, non hanno ancora provveduto a presentare i Piani per
accogliere gli internati dimissibili, e 1 milione e 600mila euro
sono rimasti, finora, nelle disponibilita' del ministero. Fra
queste regioni, ce ne sono alcune con un numero considerevole di
persone: "La regione Lazio - spiega Marino - non ha presentato
alcuna richiesta di fondi pur avendo 41 cittadini che hanno il
diritto di lasciare gli Opg in cui sono; cosi' ha fatto la
Liguria che ne ha 11; l'Abruzzo che dovrebbe riaccoglierne 6; la
Campania dove dovrebbero poter tornare 75 internati che hanno
scontato la pena e non sono piu' socialmente pericolosi; la
Calabria e la Sicilia che devono riaccogliere rispettivamente 11
e 31 persone; il Friuli Venezia Giulia che ne aspetta 7. Questa
evidente mancanza di cooperazione va fermata al piu' presto per
bloccare uno scandalo che non puo' piu' continuare". "E'
preoccupante - conclude - che anche di fronte alla disponibilita'
finanziaria non venga fatto nulla per rispondere al problema: e'
tempo che ognuno prenda le proprie responsabilita'".
Anche dal vice capo del Dap, il Dipartimento amministrazione
penitenziaria, Santi Consolo, e' arrivata la richiesta di
utilizzare tutte le opportunita' previste per usufruire dei fondi
a disposizione della Cassa delle Ammende per finanziare progetti
per il miglioramento della situazione nelle carceri: del capitale
di 160 milioni di euro, circa 100 sono "distratti dal Piano
Carceri" ma i rimanenti sono utilizzabili: "Avendo la competenza
su detenuti e trattamento e avendo registrato carenze negli
investimenti - dice - ho sollecitato provveditori e direttori a
presentare progetti". Consolo ricorda anche che l'Opg di
Castiglione delle Stiviere (il migliore fra tutti gli opg) "non
e' comunque un modello, perche' come con gli altri dobbiamo
giungere anche alla sua chiusura e al suo superamento".
(Wel/ Dire)
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