DISABILITÀ. ROBOT, GIOCHI IN 3D: NOVITÀ UE PER I DISABILI
PRESENTATE NEL CORSO DI ICT2010, IL MAGGIORE EVENTO DEL SETTORE.
(DIRE - Notiziario Sanito') Roma, 30 set. - Nel corso di ICT2010,
il maggiore evento europeo dedicato alle nuove tecnologie
informatiche, sono stati presentati diversi progetti finanziati
dall'Unione Europea che puntano al miglioramento delle condizioni
di vita di disabili, anziani, malati, passando sia per la realta'
virtuale che per la robotica. Presenccia propone soluzioni di
tecnologia virtuale in applicazioni mediche per la riabilitazione
dei disabili grazie a un'innovativa interfaccia
cervello-computer. "Presenccia" - secondo i suoi sviluppatori -
potrebbe insegnare agli amputati come utilizzare un arto
artificiale o permettere a persone in sedia a rotelle di
camminare nella realta' virtuale.Un altro risvolto e' aiutare le
persone paralizzate a digitare un testo usando il pensiero.Il
progetto e' stato realizzato da universita', centri di ricerca e
piccole e medie imprese provenienti da Austria, Germania,
Israele, Italia, Spagna, Svezia, Svizzera e Regno Unito.
Altro progetto che utilizza i benefici della realta' virtuale a
favore dei malati e' PlayMancer, sviluppato tra universita',
centri di ricerca e aziende di Austria, Danimarca, Grecia, Paesi
Bassi, Spagna e Svizzera. PlayMancer esplora i potenziali
benefici dei giochi 3-D per contribuire ad alleviare gli effetti
negativi dei disturbi mentali e per aiutare i pazienti ad
affrontare meglio le terapie.PlaymMancer porta il paziente in un
mondo virtuale, e durante il gioco riconosce le emozioni dei
pazienti sulla base della voce, delle espressioni del viso e dei
movimenti del corpo.Calcolando lo stato emotivo del paziente e
regolandosi di conseguenza, il gioco puo' contribuire ad
alleviare i sintomi del paziente.
Uscendo dal mondo virtuale, due diversi progetti hanno
sviluppato robot in grado di assistere nella loro quotidianita'
le persone a mobilita' ridotta. Il primo automa ci chiama Kompaï,
ed e' progettato per aiutare le persone malate, gli anziani o i
disabili che hanno bisogno di aiuto per condurre una vita
indipendente a casa.Il robot puo' parlare, capire cio' che viene
detto, muoversi liberamente all'interno dell'abitazione, e
persino accedere a servizi Internet.Realizza cosa pratiche come
tenere l'agenda e compilare liste della spesa, ma puo' anche
impostare una videoconferenza con i medici curanti.Robosoft, una
societa' francese ha progettato Kompaï assieme a partner
provenienti francesi, austriaci e ungheresi.
Il 'collega' di Kompaï si chiama iCub, e nell'idea dei suoi
creatori riproduce il processo di apprendimento di un bambino.
iCub puo' sedersi, strisciare e raccogliere oggetti con le sue
mani a cinque dita: guardando, ascoltando e toccando, il robot
impara dall'ambiente circostante: proprio come un bambino.Anche
iCub risponde alla crescente domanda di robot domestici con
capacita' cognitive legata all'invecchiamento della popolazione.
Il progetto e' stato realizzato da universita' e centri di
ricerca in Italia, Portogallo, Svezia, Svizzera e Regno Unito, ma
al momento il suo costo rimane molto elevato: un modello completo
viene venduto dall'Istituto Italiano di Tecnologia (secondo il
prezzo comunicato sul sito) a 200 mila euro.
(Wel/ Dire)
|