UNA DELLE PERCENTUALI PIU' ELEVATE REGISTRATE DAL NUOVO RAPPORTO.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 27 set. - Un bambino italiano
su tre e' sovrappeso: una delle percentuali piu' elevate
registrate dal nuovo rapporto Ocse sull'obesita'. Dato positivo
invece quello che riguarda l'obesita' tra gli adulti, che e'
invece molto meno diffusa rispetto alla media degli altri paesi:
e' obeso un italiano su dieci contro uno su sei della media Ocse.
Percentuali meno confortanti invece per quanto riguarda gli
adulti sovrappeso: oltre la meta' degli uomini e piu' di un terzo
delle donne hanno chili di troppo, con percentuali destinate a
salire nei prossimi dieci anni di almeno cinque punti.
L'obesita' e l'eccesso di peso non colpiscono pero' in modo
uniforme: le donne con scarsa istruzione hanno tre volte piu'
probabilita' di diventare obese rispetto alle donne con
un'educazione migliore, mentre questa disuguaglianza negli uomini
e' piu' attenuata (una probabilita' di obesita' 1,3 volte
maggiore) ma resta comunque piu' forte rispetto alla media degli
altri paesi analizzati. Secondo l'Ocse, adeguati programmi di
prevenzione di malattie croniche letali potrebbero salvare oltre
50 mila vite all'anno nella sola Italia. Una cifra di morti
premature evitate che potrebbe salire a 75 mila combinando
diversi programmi in una strategia nazionale, e un adeguato
programma di prevenzione basato su consultazioni mediche potrebbe
dare al paese il beneficio economico e sociale di oltre 70 mila
anni di vita in buona salute. Si stima che il costo annuale dei
programmi nazionali di prevenzione sarebbe di meno 100 milioni di
euro all'anno, mentre il costo lieviterebbe a 580 milioni per un
programma approfondito di prevenzione condotto sui soggetti a
rischio da parte del medico di famiglia o del dietologo.
La prevenzione puo' pero' migliorare la salute della popolazione
italiana a un costo inferiore rispetto a molti trattamenti
offerti dai sistemi sanitari dei paesi Ocse. In Italia, quasi
tutti gli interventi esaminati dall'organizzazione hanno un
rapporto costo-efficacia favorevole nel lungo termine - rispetto
allo standard internazionale corrispondente a circa 35 mila euro
di beneficio per anno di vita in buona salute guadagnato.
Tuttavia, molti programmi richiedono tempi lunghi per produrre
effetti tangibili sulla salute e questo si traduce in un rapporto
costo-efficacia meno favorevole nel breve termine. Il rapporto
Ocse e' stato redatto in vista di un meeting ministeriale che si
terra' il 7 e 8 ottobre prossimi.
(Wel/ Dire)