SANITÀ. NUTRIZIONE ARTIFICIALE, PER UNA MIGLIORE GESTIONE
DOMANI CONVEGNO DELLE AUSL DI RAVENNA, FORLÌ, CESENA, RIMINI.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 23 set. - Una strategia di Area
Vasta per migliorare qualita', appropriatezza e sicurezza della
nutrizione artificiale. E' questo l'obiettivo per cui venerdi' 24
settembre si riuniranno a Bertinoro, al centro Residenziale
Universitario di via Frangipane (n. 6), i team nutrizionali delle
quattro Aziende Usl romagnole (Ravenna, Forli', Cesena, Rimini).
All'ordine del giorno del convegno "Qualita', appropriatezza e
sicurezza della nutrizione parenterale: dall'analisi delle
criticita' alla definizione di linee guida condivise" c'e'
infatti la necessita' di trovare modalita' condivise di lavoro e
canali di comunicazione strutturati, definendo linee guida che si
adattino alle esigenze del paziente e allo specifico ambito di
riferimento. Proprio per tale motivo, questo incontro prevede il
confronto e la condivisione secondo vision prospettiche
professionali differenziate e si configura come la prima di una
serie di iniziative comuni dei team di Area Vasta.
Le crescenti indicazioni all'utilizzo della nutrizione
artificiale evidenziano l'esigenza di individuare in sede
aziendale percorsi organizzativi tali da assicurare gli strumenti
del governo clinico e della continuita' assistenziale. La
complessita' del percorso terapeutico richiede, inoltre,
necessariamente, il lavoro integrato tra piu' professionisti
esperti, tali da garantire i criteri di appropriatezza, efficacia
e sicurezza dell'intervento.
Rispetto al 2004, quando con la circolare regionale 4 2004 sono
state poste le basi fondamentali per la diffusione della
Nutrizione Artificiale in ospedale e territorio, si e' reso piu'
che mai opportuno un momento di riflessione sui cambiamenti
intercorsi in questi anni.
Punti cardine delle linee guida del 2004 erano la formazione di
team nutrizionali aziendali; l'adozione di linee guida condivise
per garantire appropriatezza e sicurezza di questo strumento
terapeutico; la trasversalita' del percorso nutrizionale tra
ospedale e territorio; la formazione.
Dopo una prima fase di grande fermento organizzativo e
formativo, nell'ultimo periodo l'attenzione verso la
malnutrizione ed il suo trattamento si e' affievolita. Al
contrario, le evidenze di una rilevanza significativa in termini
prognostici, di qualita' di vita e costi sociali di questa
patologia sono andate accrescendo e la nutrizione artificiale ha
assunto a tutti gli effetti i caratteri di una terapia complessa,
che necessita, nell'ambito di una multidisciplinarieta' di
approccio, di competenze precise e modelli organizzativi
razionali. Da questi elementi nasce quindi il bisogno di un
generale ripensamento delle strategie sin qui attuate e di un
maggior coordinamento, punti che saranno affrontati nel corso del
convegno.
(Wel/ Dire)
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