DAGLI ALCOLISTI ANONIMI AI MANGIATORI COMPULSIVI: 190MILA PERSONE
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 16 set. - Dagli alcolisti
anonimi ai mangiatori compulsivi: in Italia i gruppi di
auto-mutuo aiuto sono circa 9 mila e coinvolgono tra 130 mila e
190 mila persone. "Sono stime in difetto -spiega Amadio Totis,
coordinatore di AmaLo (Auto mutuo aiuto Lombardia)-. Ogni anno ne
nascono di nuovi, un aumento del 20%". Ad aprire la strada furono
i gruppi degli alcoolisti anonimi, nati nel 1935 negli Usa e poi
diffusisi in tutta Europa. Dieci anni fa l'Organizzazione
Mondiale della Sanita' ha censito 123 tipologie di gruppi
differenti. "Ora sono sicuramente molti di piu' -aggiunge Amadio
Totis- e abbracciano non piu' soltanto l'area relativa alle
dipendenze e alle disabilita', ma tutta una serie di problemi
comuni, legati alle naturali fasi della vita, come la
genitorialita' o l'adolescenza". Per fare il punto su queste
realta' e discuterne le evoluzioni, come i gruppi di mutuo aiuto
on-line (vedi lancio successivo), si terra' da venerdi' 17 a
domenica 19 settembre a Brescia, all'auditorium San Barnaba (c.so
Magenta, 44) il settimo Convegno Nazionale dell'auto-mutuo aiuto.
Intitolato "Dal gruppo alla comunita': la forza della
condivisione"
A garantire ai gruppi la possibilita' di crescere e il
coordinamento sono le cosiddette "Associazioni ombrello" che,
spiega Totis, "aiutano i membri dei gruppi a incontrarsi,
organizzano corsi per chi ne vuole formare uno e spiegano come
ottenere sedi e magari piccoli finanziamenti con i bandi
pubblici". Una realta' particolarmente florida in Lombardia che,
con oltre 800 gruppi attivi e 20 mil partecipanti, coordinati
dall'assiciazione AmaLo e da altre associazioni ombrello locali,
e' la regione italiana dove l'auto-mutuo aiuto e' piu' sviluppato.
Molti dei gruppi sorti negli ultimi anni trattano problemi
legati alle fasi della vita: ci sono quelli per le neomame oppure
per le donne in menopausa o per chi deve elaborazione un lutto.
"Si tratta di un nuovo approccio che denota anche il cambiamento
della nostra societa' -spiga Totis-. Di fronte a una realta'
quotidiana che offre meno socialita' e meno tutele, i gruppi di
aiuto diventano nuove possibilita' dove trovare consigli,
solidarieta' e assistenza",
Gli argomenti e i workshop che animeranno il Convegno sono stati
scelti con una consultazione tra i partecipanti dei gruppi che
fanno parte del "Coordinamento nazionale delle realta'
dell'auto-mutuo aiuto". L'argomento principe sara' quello sui
benefici sociali che l'auto-mutuo aiuto genera. Ne parlera' Fabio
Folgheraiter, professore di "metodologia dei servizi sociali"
all'Universita' Cattolica di Milano. "L'auto-mutuo aiuto -spiega
Folgheraiter- insegna come trovare risposte collettive ai
problemi. Sicuramente le persone partecipano per aiutare se'
stesse, ma col tempo inevitabilmente aumentano il proprio
capitale sociale e diventano cittadini piu' attivi e partecipi.
Cosi' concorrono a migliorare le relazioni sociali sul territorio
dove vivono. Per questo l'auto-mutuo aiuto genera benessere
sociale".
(Wel/ Dire)