NELL'AFRICA SUB-SAHARIANA COLPISCE PIÙ DELL'80% DEI GIOVANI
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 9 set. - Ancora un bilancio
sul grado di attuazione degli Obiettivi del Millennio, secondo il
rapporto dell'Unicef "Progressi per l'infanzia: Raggiungere gli
Obiettivi di Sviluppo del Millennio/OSM con equita'".
COMBATTERE L'HIV/AIDS, LA MALARIA E ALTRE MALATTIE. Nel 2008
erano 33,4 milioni le persone che, in tutto il mondo, convivevano
con l'Hiv. Nei paesi in via di sviluppo, circa 4,9 milioni di
queste persone erano giovani (tra i 15 e i 24 anni). Di questi,
3,23 milioni erano di sesso femminile e 1,64 di sesso maschile.
L'Africa sub-sahariana risponde di piu' dell'80% dei giovani tra
i 15 e i 24 anni che convivono con l'Hiv.
Nel mondo in via di sviluppo, 2,1 milioni di bambini sotto i 15
anni convivevano con l'Hiv nel 2008. Ed ancora: in tutto il
mondo, piu' del 60% di tutti i giovani che convivono con l'Hiv e'
rappresentato da giovani donne. Nell'Africa sub-sahariana, le
giovani donne costituiscono quasi il 70% di tutti i giovani che
convivono con il virus.
CONOSCENZA - In media, nei paesi a basso e medio reddito,
soltanto il 31% dei ragazzi tra i 15 e i 24 anni e il 19% delle
ragazze della stessa eta' sanno come prevenire l'infezione da
Hiv. In soli tre paesi - Namibia, Ruanda e Swaziland - la meta' o
piu' dei giovani di entrambi i sessi possiede una conoscenza del
genere. La conoscenza accurata dell'Hiv/Aids risulta piu' bassa
tra le famiglie piu' povere e nelle zone rurali dell'Africa
sub-sahariana. In Namibia, per esempio, il 68% dei ragazzi
istruiti possiede una conoscenza accurata della prevenzione
dell'Hiv, mentre soltanto del 33% delle ragazze non istruite si
puo' dire altrettanto.
PROTEZIONE E SOSTEGNO PER I BAMBINI AFFETTI DALL'AIDS - Nel
2008 circa 17,5 milioni di bambini hanno perso uno o entrambi i
genitori a causa dell'Aids; 14,1 milioni di loro vivevano
nell'Africa sub-sahariana.
PREVENZIONE DELLA MALARIA ATTRAVERSO LE ZANZARIERE TRATTATE
CON INSETTICIDA (ITN) - Nel 2008 si sono verificati circa 250
milioni di casi di malaria, che hanno provocato
approssimativamente 50.000 decessi. Circa il 90% di questi
decessi si e' verificato in Africa, per la maggior parte tra i
bambini di meno di cinque anni. Nei 26 paesi africani con dati di
tendenza, la percentuale di bambini che dormono sotto delle Itn
e' aumentata da una media del 2% nel 2000 a una media del 22% nel
2008, e 11 paesi hanno decuplicato la loro copertura.
A livello globale, la produzione di Itn e' aumentata da 30
milioni di zanzariere nel 2004 a 150 milioni nel 2009. L'Africa
sub-sahariana ha fatto registrare i maggiori progressi nell'uso
di zanzariere trattate con insetticida tra i bambini. I bambini
delle famiglie piu' ricche dell'Africa sub-sahariana hanno il 60%
di probabilita' in piu', rispetto ai bambini delle famiglie piu'
povere, di dormire sotto delle ITN, e hanno anche il 70% di
probabilita' in piu' di ricevere dei farmaci antimalarici quando
vengono colti da febbre.
GARANTIRE LA SOSTENIBILITA' AMBIENTALE. A livello globale,
l'accesso all'acqua potabile e' aumentato dal 77% nel 1990
all'87% nel 2008. La copertura risulta piu' bassa nell'Africa
sub-sahariana, dove solo tre persone su cinque si servono di
fonti migliorate di acqua potabile.
All'interno del mondo in via di sviluppo, la disparita' tra le
zone urbane e rurali e' netta. Ci sono ancora 884 milioni di
persone che non hanno accesso a fonti migliorate di acqua
potabile e l'84% di loro vive nelle zone urbane.
Degli 1,8 miliardi di persone che hanno ottenuto l'accesso a
fonti migliorate di acqua potabile dal 1990, il 60% vive in aree
urbane. In 17 paesi dell'Africa sub-sahariana, meno della meta'
della popolazione rurale si serve di fonte migliorate di acqua
potabile. In molti paesi, il 20% piu' povero delle persone che
vivono in aree urbane dispone di un accesso significativamente
inferiore a fonti migliorate di acqua potabile rispetto al 20%
piu' ricco.
IMPIANTI IGIENICO-SANITARI MIGLIORATI - La percentuale della
popolazione mondiale che si serve di impianti igienico-sanitari
adeguati e' aumentata dal 54% nel 1990 al 61% nel 2008.
L'incidenza della deiezione all'aperto - la pratica igienica piu'
rischiosa - e' diminuita dal 25% nel 1990 al 17% nel 2008. Ma
questo significa che circa 1,1 miliardi di persone la pratica
ancora. L'Asia meridionale rappresenta quasi due terzi della
popolazione globale che pratica la deiezione all'aperto.
Esiste un'ampia disparita' nell'uso di impianti igienico-sanitari
adeguati tra le aree urbane (68%) e le zone rurali (40%) nei
paesi in via di sviluppo. In alcuni paesi, i progressi compiuti
dal 1995 nella copertura dei servizi igienici per il 40% piu'
povero della popolazione sono stati minimi in alcuni paesi, tra
cui Benin, Burkina Faso, India e Nepal. Circa il 95% o piu' degli
abitanti piu' poveri di questi paesi pratica ancora la deiezione
all'aperto. Il 20% piu' ricco della popolazione dell'Africa
sub-sahariana ha il quintuplo delle probabilita' di servirsi di
impianti igienico-sanitari adeguati rispetto al 20% piu' povero.
PROTEZIONE DELL'INFANZIA. Nel mondo in via di sviluppo, sono
state registrate le nascite di soltanto meta' di tutti i bambini
sotto i cinque anni. I bambini delle famiglie piu' ricche hanno
il doppio di probabilita' di venire registrati rispetto a quelli
delle famiglie piu' povere.
MATRIMONIO PRECOCE - Nel complesso, la prevalenza del
matrimonio precoce e' diminuita, ma un terzo delle donne tra i 20
e i 24 anni del mondo in via di sviluppo si era sposato
precocemente (in confronto, il 48% delle donne tra i 45 e i 49
anni risultava sposato da prima dei 18 anni).
L'eta' media al primo matrimonio e' aumentata tra le donne piu'
ricche, ma rimane all'incirca la stessa tra le piu' povere. Negli
ultimi due decenni, l'eta' media al primo matrimonio delle donne
del 20% piu' ricco delle famiglie e' aumentata da 19,2 a 21,0
anni, mentre quella delle ragazze del 20% piu' povero e' rimasta
all'incirca la stessa, tra i 17,8 e i 17,6 anni di eta'.
Nei paesi di maggiore prevalenza del matrimonio precoce, le
percentuali di donne dai 20 ai 24 anni che si sono sposate prima
dei 18 anni sono le seguenti: 75% in Niger, 71% in Mali, 66% in
Bangladesh, 51% in Nepal, 49% in Etiopia, 48% in Sierra Leone,
47% India, 46% in Uganda, 42% in Zambia, 41% in Tanzania.
(Wel/ Dire)