(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 9 set. - Scarafaggi e locuste.
Da questi insetti potrebbero arrivare nuovi antibiotici per la
cura di alcuni tipi di infezioni batteriche. Lo ha annunciato
Simon Lee, ricercatore all'Universita' di Nottingham, Gran
Bretagna, nel corso del meeting autunnale della Society for
General Microbiology. Insieme al suo gruppo di ricerca, Lee ha
isolato dal tessuto nervoso di blatte e locuste nove molecole
capaci di uccidere il 90 per cento di batteri appartenenti alle
specie Escherichia coli e MRSA, un ceppo di Staphylococcus aureus
resistente all'antibiotico meticillina. Nell'essere umano, l'E.
coli puo' essere causa di infezioni del tratto urinario,
meningite, peritonite o polmonite. Lo stafilococco, invece,
colpisce l'organismo con infezioni purulente.
Le molecole isolate dai ricercatori sono sintetizzate
esclusivamente nelle cellule del cervello e del sistema nervoso
degli insetti. Si tratta di proteine ad azione antimicrobica
capaci di attaccare i batteri senza danneggiare le cellule umane.
Per spiegare l'esistenza di tali antibiotici naturali nel
corpo degli insetti, i ricercatori chiamano in causa
l'adattamento a particolari nicchie ecologiche: "Gli insetti
spesso vivono in ambienti sporchi e insalubri dove possono
incontrare molti tipi di batteri, ed e' quindi normale che
abbiano evoluto strategie per proteggersi da questi microrganismi
patogeni". Attualmente, i ricercatori stanno sperimentando le
proteine individuate contro gli Acinetobacter, batteri che vivono
in acqua o nel suolo causando polmonite o infezioni del sangue.
Anche se saranno necessari anni prima che i test provino
l'efficacia e la sicurezza di questi composti, la speranza e' di
sconfiggere batteri antibiotico-resistenti o sostituire quelle
terapie che presentano gravi effetti collaterali.
(Wel/ Dire)