CGIL E FP-CGIL: "FERMI LA LIBERA PROFESSIONE NEL PRIVATO"
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 9 set. - Basta intramoenia,
serve limpidezza. Lo chiedono al ministro della sanita' Fazio con
un comunicato congiunto Cgil, Fp-Cgil e Fp-Cgil Medici.
"Apprezziamo la volonta' del Ministro della Salute Ferruccio
Fazio di regolamentare con grande chiarezza il rapporto pubblico
privato nel servizio sanitario nazionale - si legge nella nota -
ma non serve cambiare la legge 120 approvata dal Parlamento nel
2007 con voto bipartisan, quanto piuttosto applicarla.
Va invece messa la parola fine alle continue proroghe alla legge
- l'ultima scadra' il 31 gennaio 2011 - che consentono ai medici
pubblici di poter svolgere la libera professione anche nel
privato.
Va inoltre reintrodotta l'obbligatorieta' dell'esclusivita' di
rapporto per tutti i medici pubblici, a partire da chi ha le
maggiori responsabilita' gestionali. Se anche chi dirige il
reparto appena esce dall'ospedale pubblico puo' operare nella
clinica privata difficilmente si potra' avere limpidezza.
Se invece per miglioramento della legge Fazio intende quanto
previsto nel Disegno di Legge sul Governo Clinico in discussione
alla Camera - che permetterebbe a tutti i medici e gli operatori
del servizio sanitario nazionale di lavorare liberamente nel
privato con controlli effettivi ancor piu' evanescenti -
ribadiamo la nostra contrarieta'.
Per difendere il diritto alla salute dei cittadini e per meglio
tutelare i medici e gli operatori che vogliono operare solo nel
servizio pubblico con qualita' del lavoro, c'e' bisogno di una
libera professione intramuraria svolta in una casa di vetro
gestita dall'azienda pubblica negli spazi, nelle prenotazioni e
nei pagamenti, senza piu' attivita' consentita anche nel privato,
in primo luogo a tutela della trasparenza delle liste di attesa".
(Wel/ Dire)