I GINECOLOGI: "AUMENTA LA CONSAPEVOLEZZA DEI RISCHI". I DATI SIGO
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 9 set. - Anche questa estate
per il sesso sicuro i ragazzi italiani hanno potuto contare sul
"passaporto dell'amore sicuro", la campagna estiva della Societa'
italiana di ginecologia e ostetricia (Sigo) che ha ricevuto il
patrocinio del ministero della Gioventu'. Oltre al passaporto
dell'amore, la campagna ha previsto la distribuzione di un
opuscolo con le informazioni chiave per mettersi in viaggio senza
rischi e della guida Travelsex disponibile in libreria. I dati
dell'indagine condotta dalla Sigo e divulgati oggi a Roma
dimostrano che durante l'estate che si sta chiudendo 6 ragazzi su
10 in vacanza hanno avuto piu' rapporti sessuali, che il 72 per
cento di loro ha usato contraccettivi, il 20 per cento ne ha
portati una buona scorta in valigia e il 28 per cento si e'
protetto di piu'. Esattamente 12 mesi fa, durante la prima
campagna Sigo di informazione sulla sessualita', ben il 58 per
cento delle ragazze ammetteva di non utilizzare alcun metodo
anticoncezionale. A distanza di un anno l'aumento di
consapevolezza fa ben sperare i ginecologi italiani, abituati ad
un settembre nel quale solitamente si registra il picco di
accessi (+30 per cento) agli ambulatori per gravidanze
indesiderate e infezioni contratte nei mesi piu' caldi.
"Siamo lontani da una situazione ideale ma dal nostro
sondaggio emerge una certa inversione di tendenza", afferma
Giorgio Vittori, presidente della Sigo, presentando i dati
dell'indagine per la campagna Travelsex. Per 10 settimane (dal 16
giugno al 23 agosto) la campagna ha toccato altrettante citta' in
tutta la penisola per distribuire materiale informativo ai
giovani e coinvolgerli in un gioco educazionale.
"Abbiamo raccolto 2.983 schede e raggiunto oltre 4000 ragazzi: i
risultati sono migliori di quanto ci aspettassimo- prosegue
Vittori- in particolare, sembra sia aumentata la consapevolezza
(44%), mentre solo il 6% non pensa proprio di proteggersi durante
il primo rapporto. Certo non sono ben conosciuti i limiti e i
rischi del coito interrotto, usato dal 23% dei ragazzi, ma che
non va considerato un metodo contraccettivo e dobbiamo
sensibilizzare quel 50% che dichiara di non essere sempre
attento".
L'impegno della Sigo sul fronte dell'educazione produttiva con
il progetto "Scegli tu", ha prodotto numerosi segnali positivi.
Dalla riduzione del ricorso alla pillola del giorno dopo (per la
prima volta in calo nel 2009 del 4,7%) a un leggero innalzamento
di quella contraccettiva (dal 16,2% al 16,3%) soprattutto fra le
giovanissime (la usa il 18 per cento del campione intervistato).
(Wel/ Dire)