(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 6 set. - Una sorta di
interruttore genetico, in grado di consentire o di impedire lo
sviluppo del cancro al colon. Lo ha scoperto un team di studiosi
danesi. Uno dei meccanismi "diabolici" all'origine della comparsa
e dello sviluppo di questa forma tumorale che colpisce il colon,
l'ultimo tratto dell'intestino e del canale digestivo, ha come
protagonista un gene. Infatti, sarebbe proprio la disattivazione
di un particolare tassello del Dna, da parte delle cellule
tumorali, che consente lo sviluppo e la diffusione di questa
neoplasia.
Il gene, denominato con la sigla CDX2, e' stato scoperto alcuni
anni fa da un ricercatore danese, Jesper Troelsen e da un gruppo
di colleghi dell'universita' di Copenhagen, ma solo ora, dopo le
ulteriori sperimentazioni in materia, ne e' stato identificato
con precisione il ruolo all'interno del meccanismo di
progressione del tumore al colon.
Nello studio, pubblicato sulle pagine del Journal of Biological
Chemistry, si evidenzia che il gene svolge una funzione chiave
all'interno del processo di diffusione metastatica: infatti, e'
proprio il CDX2 a controllare il funzionamento di una buona fetta
di corredo genetico, circa 600 geni responsabili dell'attivita'
delle cellule del tessuto intestinale.
(Wel/ Dire)