(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 21 ott. - "I Down? Tutti
uguali". Ne sono convinte 2 persone su 3 (il 66%) del campione
utilizzato dal Censis per la sua ricerca su "Le disabilita' tra
immagini, esperienze e emotivita'". Un dato che nel rapporto
viene definito "ai limiti del razzismo" e un luogo comune duro a
morire, secondo il quale le persone Down si assomigliano tutte
tra loro, sia esteticamente che come carattere: il dato raggiunge
il 75,6% tra i soggetti meno scolarizzati e rimane comunque
maggioritario anche tra i laureati, che lo ritengono vero nel
60,5% dei casi. L'82,9% del campione afferma di conoscere la
sindrome di Down, di questi pero' il 55,7% e' convinto che nella
maggior parte dei casi le persone che ne sono affette muoiano
giovani, che non superino i 40 anni di eta', mentre in realta'
l'aspettativa di vita media per queste persone e' oggi superiore
ai 60 anni.
"Le convinzioni errate sembrano essersi sedimentate,
all'interno di una sorta di rumore di fondo informativo, come
effetto di una comunicazione mediatica che sul tema e' spesso
confusa e sensazionalistica" denunciano Censis e Fondazione
Serono. (www.redattoresociale.it)
(Wel/ Dire)