(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 18 ott. - Al Policlinico S.
Orsola Malpighi di Bologna sono apparsi, accanto alle indicazioni
in italiano, cartelli in inglese e arabo che segnalano i reparti,
i dipartimenti ed in genere tutte le altre informazioni inerenti
la struttura. Un servizio utile, verrebbe da dire, visto anche
l'alto numero di pazienti dell'ospedale bolognese che non parlano
l'italiano. Non la pensa cosi' invece Fabio Garagnani del Pdl,
che si e' fatto promotore di un'interrogazione presentata a
Montecitorio il 13 ottobre. Il deputato ritiene che questo
provvedimento, esulando dalle competenze della direzione
dell'Ausl bolognese sia conflittuale con la normativa dell'Unione
europea e del nostro Paese e configuri "un vero e proprio abuso
ai danni non solo della identita' culturale italiana, ma anche di
altre etnie che potrebbero sentirsi escluse, costituendo di fatto
un precedente pericoloso". Secondo il parlamentare a Bologna ed
in Emilia Romagna "esiste un non condivisibile orientamento
culturale di sinistra che tende, a livello degli enti locali
istituzionali, in nome di un multiculturalismo fine a se' stesso
e di fatto sprezzante dei valori dell''italianita'', a favorire
oltremodo culture come quella musulmana ed araba, che molto
spesso rifiutano di integrarsi nel nostro sistema sociale, ad
avviso dell'interrogante, pretendendo anzi privilegi non dovuti e
manifestando scarso senso di rispetto della legislazione
nazionale".
Garagnani sollecita quindi l'intervento del ministro per la
Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, del ministro della
salute, Ferruccio Fazio e del ministro dell'Istruzione e
dell'universita', Maria Stella Gelmini, per assumere iniziative
per assicurare l'utilizzo della lingua italiana ed,
eventualmente, di una lingua comunitaria di particolare
diffusione, negli uffici delle pubbliche amministrazioni, in modo
da evitare situazioni come quella descritta che appare a suo
avviso "inspiegabile e foriera di sviluppi imprevedibili".
(Wel/ Dire)