SANITÀ. CHITI: GIUSTO PIANO RIORDINO, MA NON IN QUESTO MODO
"SERVE CONFRONTO CON GOVERNO, NON SI PUO' TAGLIARE E BASTA"
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 18 ott. - "Non contestiamo la
necessita' di riordinare la rete sanitaria, ma i contenuti". Lo
afferma il vice presidente del Senato e commissario del Pd Lazio,
Vannino Chiti, intervistato da Il Messaggero nei giorni scorsi.
Per applicare in modo aritmetico il rapporto dei 4 posti ogni
1000 abitanti non serviva un presidente di Regione, bastava una
calcolatrice- continua Chiti- Bisogna seguire un percorso piu'
attento: confrontarsi con i medici, con i sindaci, i territori,
accettare il contributo dell'opposizione, io feci cosi' nel 1994
quando, senza che me lo chiedesse il Governo, ho attuato un piano
come presidente della Toscana che in tre anni ci ha fatto
rientrare dal debito. Ma seguendo il giusto metodo, cosa che nel
Lazio non sta avvenendo".
Secondo Chiti "per gli ospedali di provincia va salvaguardata
la completezza dell'offerta, altrimenti si ottengono solo
reazioni, completamente sbagliate, come quelle Province che
minacciano la secessione. Bisogna aprire un confronto vero con il
Governo: a Roma, la Capitale, non possono essere applicati
principi aritmetici che vanno bene nelle semplici citta'
metropolitane. Qui ci sono due sedi diplomatiche, c'e' la Chiesa,
ci sono i ministeri. Ogni giorno 500 mila persone vengono a Roma
per lavoro. Tutto cio' non e' stato valutato. Non e' stata
neppure aperta una trattativa con il governo".
Per il commissario del Pd Lazio, quindi, "dopo sei mesi tutto
e' fermo alla Regione Lazio, perfino il cantiere dell'ospedale
dei Castelli aperto dalla vecchia amministrazione. L'immagine del
rapporto con il governo della Polverini e' quello della triste
mangiata di pasta in piazza Montecitorio con Bossi".
(Mel/ Dire)
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