(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 18 ott. - Laddove non arrivano
antinfiammatori e cicli di fisioterapia potrebbero le onde
d'urto, valida alternativa all'intervento chirurgico in caso di
tendinite. Secondo uno studio italiano pubblicato sulla rivista
specializzata American Journal of Sports Medicine, le onde d'urto
sarebbero la soluzione ideale per ottenere una riduzione del
dolore e riacquistare i movimenti naturali degli arti,
compromessi il piu' delle volte dall'attivita' sportiva. Angelo
Cacchio, coordinatore dello studio e docente di medicina fisica e
riabilitazione presso l'Universita' La Sapienza di Roma, spiega:
"Le onde d'urto funzionano stimolano l'attivazione dei naturali
processi biologici di riparazione e attualmente vengono usate con
buoni risultati per curare diverse disturbi muscoloscheletrici,
tra cui il gomito dei tennista e le lesioni al tendine di
Achille. Noi ora ne abbiamo evidenziato l'utilita' anche nel caso
di un'altra tendinopatia, quella che riguarda i tendini di
inserzione prossimale degli ischiocrurali, ovvero i muscoli
estensori dell'anca e flessori del ginocchio. Questa
tendinopatia, abbastanza frequente negli sportivi, causa dolore
appena sotto il gluteo soprattutto quando si sta seduti con le
gambe semidistese (per esempio alla guida), se si prova a
correre, a saltare un ostacolo o a calciare un pallone".
L'e'quipe della Sapienza ha esaminato 40 atleti professionisti
che accusavano il malessere da almeno sei mesi. La meta' di essi
ha seguito la terapia consueta, fatta di antidolorifici e
fisioterapia, l'altra meta' ha sperimentato invece le onde d'urto
per quattro settimane. A tre mesi dall'inizio dei trattamenti, il
secondo gruppo ha mostrato una riduzione del dolore e un recupero
funzionale piu' elevati rispetto ai colleghi del primo gruppo."I
nostri dati - prosegue Cacchio - indicano che le onde d'urto
possono rappresentare una valida opzione da prendere in
considerazione quando i trattamenti tradizionali falliscono e in
alternativa alla chirurgia. Sebbene lo studio sia stato condotto
su atleti professionisti, la nostra esperienza ci permette di
affermare la validita' della terapia anche negli sportivi
amatoriali, nei quali anzi sembrerebbe funzionare anche meglio
per l'assenza di importanti richieste professionali. Per vedere
dei benefici occorrono almeno tre o quattro sedute, ma gia' le
prime due ci dicono se c'e' un effetto positivo su dolore e
funzionalita'". Le onde d'urto presentano pero' anche alcune
controindicazioni, come spiega ancora l'esperto: "Da un punto di
vista fisico le onde d'urto sono definite come onde acustiche ad
alta energia. In pratica sono degli impulsi pressori con un
fronte di salita rapidissimo in grado di generare una forza
meccanica diretta che puo' essere indirizzata sulle parti del
corpo da trattare. Proprio per questa caratteristica intrinseca
possono causare piccoli edemi che in un soggetto altrimenti sano
vengono riassorbiti con facilita', mentre possono risultare
pericolosi in alcune circostanze, per esempio in presenza di
problemi di coagulazione e in chi assume farmaci anticoagulanti.
In questi casi le onde d'urto sono controindicate. Altre
controindicazioni riguardano i portatori di pacemaker, malati di
tumore e di patologie neurologiche. Per precauzione, in assenza
di dati chiarificatori, se ne sconsiglia l'impiego anche nei
bambini e nelle donne in gravidanza. Come per altre terapie
fisiche e' importante affidarsi a mani esperte per evitare
spiacevoli inconvenienti".
Il trattamento e' disponibile anche in convenzione con il
Sistema sanitario nazionale e il suo costo e' di circa 35 euro
per una seduta.
(Wel/ Dire)