IL DIRETTORE DELL'INMP: QUESTO PROGETTO È UN NUOVO INIZIO".
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 4 ott. - Cento mediatori
culturali con competenze specifiche sulla normativa e le pratiche
in ambito socio-sanitario: ecco l'esito principale del progetto
Pass, i cui risultati sono stati presentati oggi presso
l'Ospedale San Gallicano. Il progetto, sostenuto dal ministero
del Lavoro e delle Politiche sociali e realizzato dall'Istituto
nazionale salute, migrazioni e poverta' (Inmp), ha visto la sua
nascita nel febbraio 2009, con la creazione di un corso nazionale
di mediazione transculturale rivolto a cittadini di origine
straniera, seguito da un tirocinio formativo all'interno di Asl e
ospedali. L'obiettivo: promuovere l'accesso della popolazione
immigrata ai servizi sociosanitari del territorio e sviluppare al
loro interno attivita' di informazione e orientamento.
"Il mediatore non e' importante solo per i cittadini immigrati:
fa parte di un processo di umanizzazione dei servizi
sociosanitari di tutto il Paese", afferma Giorgio Alessandrini
del Cnel. Un concetto condiviso da tutti, e ribadito dai
rappresentati delle cinquanta strutture partecipanti al progetto:
"Il mediatore e' una figura imprescindibile, di cui si sentiva
l'esigenza", spiega la portavoce dei servizi socio-sanitari della
regione Sardegna, cui fa eco la rappresentante ligure: "dovrebbe
essere presente in ogni equipe con continuita'".
Proprio l'importanza accordata a questo ruolo professionale ha
messo in luce alcune lacune istituzionali, prima fra tutti la
mancanza di una definizione giuridica, anche se "il ministero del
Lavoro e delle Politiche sociali ha redatto un piano per
l'integrazione in cui un punto fondamentale e' proprio l'accesso
dei migranti ai servizi sociosanitari, dove viene riconosciuta
l'importanza della mediazione", sottolinea Stefania Congia, della
direzione generale Immigrazione- ministero del Lavoro e delle
Politiche sociali. Inoltre, "un anno fa con il progetto Pass sono
state poste le basi per la creazione dell'Associazione nazionale
mediatori culturali - spiega il direttore dell'Inmp Aldo Morrone
- che, oltre a fornire ai mediatori uno strumento per essere
riconosciuti da strutture e cooperative, fissa dei criteri comuni
per la loro formazione, sulla base di un disegno nazionale".
(Wel/ Dire)