SALUTE. DOLORE CRONICO, NE SOFFRONO 6 CASALINGHE SU 10
LA PATOLOGIA È PIÙ FREQUENTE IN LAZIO, CAMPANIA E LOMBARDIA
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 25 nov. - La sofferenza cronica
e' donna e casalinga. A rivelarlo sono i dati emersi da una
recente indagine condotta da DonnEuropee Federcasalinghe, la
principale associazione che rappresenta in Italia chi svolge a
tempo pieno o part-time il lavoro familiare, e il Centro studi
Mundipharma, da tempo impegnato a divulgare una corretta cultura
contro la "malattia dolore". I risultati della ricerca confermano
che il sesso femminile e' bersaglio "privilegiato" della
sofferenza fisica inutile. Secondo stime recenti,infatti, un
terzo delle casalinghe europee sarebbe colpito da dolore cronico.
A fronte di un simile scenario, la survey si e' posta
l'obiettivo di sondare quale fosse nello specifico la situazione
nel nostro Paese, mediante la somministrazione di un questionario
a 684 casalinghe italiane, residenti in 12 Regioni campione:
Abruzzo, Campania, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia,
Marche, Piemonte, Puglia, Sicilia, Toscana, Umbria, Veneto. Il
65,2% delle donne intervistate ha dichiarato di soffrire di
dolore cronico dovuto, nel 74,4% dei casi, ad una patologia di
origine non neoplastica. Artrosi, osteoporosi, artrite reumatoide
rappresentano oltre il 61% delle cause di dolore non oncologico,
mentre tumore al seno, alla tiroide e all'ovaio costituiscono il
59,6% dei casi di dolore da cancro. L'aspetto importante da
sottolineare e' che il dolore provato, d'intensita' media pari a
5,6 su una scala numerica da 0 a 10, risulta essere una presenza
costante per le casalinghe coinvolte nell'indagine: in oltre il
64,6% dei casi, si protrae da piu' di un anno e, per l'86% del
campione, grava significativamente sulla qualita' di vita.
In particolare, limita le attivita' giornaliere (63,3%), il
riposo notturno (43,3%), le faccende domestiche (33,2%) e le
relazioni con familiari e amici (22,7%), rendendo necessario un
supporto esterno per svolgere le attivita' domestiche, o almeno
le piu' faticose, nel 56,3% dei casi. La ragione di questa
sofferenza, secondo quando emerso dall'indagine, e' da ricercare
nelle terapie antalgiche assunte, spesso non adeguate: nell'88,1%
dei casi, infatti, vengono impiegati Fans. Di conseguenza, il 49%
delle pazienti giudica le cure poco o per nulla inefficaci. Sono
gli specialisti che, nel 54,1% dei casi, prescrivono la terapia,
ma non si tratta di specialisti del dolore, consultati solo nel
16,7% dei casi, bensi' specialisti della malattia 'primaria',
medici molto probabilmente poco formati per la cura del dolore.
Analizzando, invece, il dato per regione, si evidenzia come il
dolore cronico sia piu' frequente in Lazio, Campania e Lombardia,
rispettivamente con il 74,8%, il 74,5% e il 72,1% di donne
sofferenti, mentre il Friuli Venezia Giulia risulta la regione
dove la patologia e' significativamente meno presente (31,9%),
seguita a considerevole distanza dalle Marche (50%). La Campania
veste la maglia nera anche per l'intensita' di dolore provato
dalle casalinghe intervistate (Nrs 6,9), staccando di ben 1,1
punti la Sicilia, seconda classificata.
"Sara' compito dell'Associazione che presiedo- ha dichiarato
l'onorevole Federica Rossi Gasparrini, presidente nazionale
DonnEuropee Federcasalinghe- approfondire ulteriormente questo
tema rilevante, anche attraverso verifiche territoriali al fine
di far emergere l'ampiezza del fenomeno e sconfiggere questa
sofferenza cosi' sottovalutata".
Marco Filippini del Centro Studi Mundipharma ha spiegato: "Di
fronte a recenti studi che evidenziavano come un terzo delle
casalinghe europee fosse colpito dal dolore cronico, era
importante capire quale fosse realmente la condizione delle
nostre connazionali, per promuovere una maggior sensibilizzazione
sul problema".
(Wel/ Dire)
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