VIA LIBERA ANCHE A NUOVE PRESTAZIONI EROGABILI DA FARMACIE.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 22 nov. - Sono stati approvati
oggi dalla Conferenza Stato-Regioni gli accordi relativi
all'attivita' libero professionale intramuraria e alle nuove
prestazioni erogabili dalle farmacie territoriali. E' quanto si
legge in una nota del ministero della Salute. "Con gli accordi
siglati- spiega il ministro Ferruccio Fazio- viene innalzata la
qualita' dei servizi sanitari erogati ai cittadini e potenziata
la capacita' di accesso al servizio sanitario nazionale tramite
le farmacie".
In particolare l'accordo relativo alla libera professione
intramuraria e' "volto a promuovere tutti gli interventi utili ad
innalzare la qualita' dei servizi sanitari erogati ai cittadini e
demanda alla programmazione regionale ed aziendale la messa in
atto di misure volte a garantire l'effettivo e corretto esercizio
dell'attivita' libero professionale". Questi alcuni punti: - La
definizione annuale, in sede di contrattazione dei budget o di
specifica negoziazione con le strutture aziendali, dei volumi di
attivita' istituzionale dovuti, la definizione di risorse
aggiuntive destinate all'attivita' istituzionale e/o libero
professionale a favore dell'azienda, anche con modalita' di
remunerazione diverse da quelle orarie, ai fini del progressivo
conseguimento degli obiettivi di allineamento dei tempi di
erogazione delle prestazioni nell'ambito dell'attivita'
istituzionale ai tempi medi di quelle rese in regime di libera
professione intramoenia.
- Affidamento a personale aziendale, o comunque dall'azienda a
cio' destinato, senza ulteriori oneri aggiuntivi, del servizio di
prenotazione delle prestazioni libero-professionali, da eseguire
con modalita' distinte rispetto a quelle istituzionali, al fine
di permettere il controllo dei volumi delle prestazioni medesime;
- La definizione delle tariffe per l'attivita'
libero-professionale, d'intesa con i dirigenti interessati,
previo accordo in sede di contrattazione collettiva integrativa.
L'accordo, aggiunge la nota, affida alle Regioni e Province
Autonome il compito di "monitorare lo svolgimento dell'attivita'
libero professionale, avvalendosi del supporto dell'Agenzia
nazionale per i servizi sanitari regionali". Le Regioni e
Province Autonome, inoltre, stabiliscono "modalita' di verifica
dell'attivita' libero professionale allo scopo di monitorare i
volumi di attivita' e di rilevare l'insorgenza di conflitto di
interessi o di forme di concorrenza sleale. A tal fine, esse
istituiscono tavoli paritetici con le organizzazioni sindacali e
con le rappresentanze degli utenti" - Prenotare prestazioni di
assistenza specialistica ambulatoriale presso le strutture
sanitarie pubbliche e private accreditate, pagare il relativo
ticket, nonche' ritirare i referti relativi alle prestazioni;
- Eseguire prestazioni analitiche di prima istanza quali ad
esempio: il controllo della glicemia, del colesterolo, dei
trigliceridi;
- La dispensazione e la consegna domiciliare di farmaci e
dispositivi medici; la preparazione, nonche' la dispensazione a
domicilio delle miscele per la nutrizione artificiale e dei
medicinali antidolorifici, fatte salve le norme di buona
preparazione e di buona pratica di distribuzione dei medicinali;
- La dispensazione per conto delle strutture sanitarie dei
farmaci a distribuzione diretta, nonche' la messa a disposizione
di operatori socio-sanitari, di infermieri e di fisioterapisti,
per la effettuazione, a domicilio, di specifiche prestazioni
professionali richieste dal medico di famiglia o dal pediatra di
libera scelta.
Tutto cio' costituisce un effettivo e reale potenziamento della
capacita' di accesso dei cittadini al Servizio sanitario
nazionale tramite le farmacie.
(Wel/ Dire)