(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 22 nov. - "In linea generale
occorre considerare che la materia del 'fine vita' rientra
nell'esclusiva competenza del legislatore nazionale e non risulta
da questi regolata.
L'intervento del Comune in questi ambiti appare pertanto
esorbitante rispetto alle competenze proprie dell'ente locale e
si traduce in provvedimenti privi di effetti giuridici". E'
quanto si legge nella circolare su 'Registri per la raccolta
delle dichiarazioni anticipate di trattamento' firmata dai
ministri dell'Interno, Roberto Maroni, del Lavoro e delle
Politiche Sociali, Maurizio Sacconi, e della Salute, Ferruccio
Fazio, in seguito alla richiesta di un parere da parte dei Comuni.
"Il compito di disciplinare la materia delle certezze
giuridiche, implicando rilevanti effetti che possono anche
condizionare l'esercizio di diritti fondamentali, e' sempre stato
riservato allo Stato- prosegue al circolare- al quale spetta di
stabilire quali siano gli effetti probatori degli atti conservati
da pubblici ufficiali (si vedano, ad esempio, gli articoli da 449
a 455 del codice civile per quanto riguarda gli atti di stato
civile). Tale attribuzione e' stata confermata dall'articolo 117
della Costituzione, il quale assegna alla competenza legislativa
esclusiva dello Stato in via generale l'ordinamento civile e
specificatamente le materie,tra l'altro, di stato civile e
anagrafi".
(Wel/ Dire)