"OLTRE IL LIMITE, LA SPERANZA": 'IL DIABETE NON E' UN LIMITE'
(DIRE - Notiziario Sanita') , 11 nov. - Un diario di viaggio che
racconta giorno per giorno, cosa significhi percorrere quasi
10mila chilometri in bicicletta pedalando attraverso Paesi
sconosciuti, dormendo dove capita, tenendo sotto controllo una
malattia che potrebbe degenerare e causare tremende conseguenze.
Questa e' la storia del primo libro di Marco Talini,
trentasettenne toscano, diabetico dall'eta' di 11 anni, che da 8
organizza e realizza viaggi in bicicletta, rigorosamente in
solitaria, per portare a tutti un messaggio di speranza racchiuso
in una frase: "Il diabete non e' un limite". Dopo aver pedalato
dall'Italia a Capo Nord, Gerusalemme, Fatima, Lourdes, Berlino,
Amsterdam e tanti altri luoghi d'Europa, tra dicembre e febbraio
2009 Marco ha attraversato il Sud America per raggiungere la
favela di Riacho Grande in Brasile, e sostenere l'iniziativa "La
citta' della speranza" un progetto di solidarieta' e formazione,
organizzato dall'Associazione Padre Kolbe onlus (Aipk), rivolto
ai bambini e ai giovani di quell'area.
"Oltre il limitea'la speranza", questo il titolo del libro, e'
diviso in tre parti. Nella prima c'e' il racconto di viaggio di
Marco Talini, nella seconda si parla dell'attivita' di Aipk e
dello scopo del viaggio per evidenziare il messaggio secondo cui
il limite umano (il diabete per Talini) o sociale (per i bambini
sudamericani) non preclude la possibilita' di vivere una vita
dignitosa e felice. La terza parte e' dedicata alla relazione tra
sport e diabete con una spiegazione dettagliata di come
l'attivita' fisica sia importante nella vita di un diabetico per
migliorare le proprie condizioni fisiche e psicologiche. Il libro
e' stato presentato lo scorso 8 novembre a Roma, presso il salone
d'onore del CONI, nell'ambito delle iniziative preparatorie per
la giornata mondiale contro il diabete 2010 che si svolgera' a
Perugia tra il 13 e il 14 novembre. "Sono stati 80 giorni di
gioie e soddisfazioni ma anche con momenti di grande difficolta'
- racconta Talini - Sapevo di essere assistito dai miei 'angeli
di terra' ovvero missionari, suore e i volontari
dell'Associazione Kolbe, anche se nei momenti di stanchezza mi
sentivo un morto che pedalava".
Grazie all'impresa di Talini sono stati raccolti circa 80mila
euro da destinare agli abitanti di Riacho Grande.
"La citta' della speranza" e' un progetto di solidarieta' e
formazione alla vita, che Aipk sta realizzando a Riacho Grande,
nei pressi di San Paolo. Si tratta di una zona molto povera dove
circa 80mila persone, con una media di 6 persone per famiglia,
vivono in condizioni di forte disagio, grande poverta', materiale
e morale, e condizioni igieniche e sanitarie precarie. Il
progetto prevede la costruzione di un complesso edilizio composto
da 3 diverse strutture. La prima struttura, un centro sociale, e'
gia' terminata. La seconda, che dovrebbe essere completata entro
la fine di quest'anno, sara' un "centro di formazione alla vita".
La terza parte del progetto prevede, invece, la realizzazione di
un "centro di accoglienza residenziale". Le diverse strutture,
sono finalizzate a migliorare le condizioni di vita degli
abitanti di Riacho, puntando soprattutto a realizzare un centro
di formazione dove tutti possano trovare un punto di riferimento
per un cammino di crescita, educazione culturale e professionale
oltre che per l'assistenza sociale e medica. "Ripartirei anche
domani mattina - dice Talini - ma prima devo trovare
un'iniziativa di solidarieta' a cui finalizzare la prossima
avventura".
(Wel/ Dire)