(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 11 nov. - Agire nei luoghi di
svago per prevenire i danni causati dall'abuso di droghe: questo
secondo il Consiglio dell'Unione europea, che riunisce i
ventisette governi, uno degli approcci che meglio possono
garantire risultati in materia di riduzione del danno. Secondo i
dati recentemente diffusi dall'Agenzia europea per le droghe
(Emcdda), che domani presentera' a Lisbona il suo ultimo
rapporto, e' nei luoghi ricreativi che - durante i periodi di
vacanza o nei fine settimana - i piu' giovani corrono i maggiori
rischi di cadere nell'uso di varie droghe, spesso assunte
contemporaneamente, con l'alcol a fungere da base a un mix a
volte letale.
Secondo l'opinione del Consiglio, riunito ieri per l'occasione
nella formazione dei ministri degli Interni (assente pero'
Roberto Maroni), si puo' ridurre il rischio di abusi provvedendo
a mettere in pratica misure di salute pubblica che promuovano
comportamenti sani tra i giovani, anche tramite una stretta
collaborazione con l'industria del divertimento anche per quanto
riguarda la distribuzione delle sostanze illecite presso bar e
discoteche. Ma come il Consiglio stesso riconosce, al momento non
esiste una base di dati e statistiche abbastanza ampia per poter
stabilire un approccio che sia scientificamente valido, col
rischio pertanto di intraprendere campagne di prevenzione che
possono avere risultati contrari alle aspettative.
Per questo il Consiglio invita i suoi componenti a intraprendere
interventi basati su prove scientifiche della loro efficacia.
Viene poi suggerito di prendere in considerazione l'adozione di
misure concrete per i luoghi di intrattenimento, quali l'accesso
illimitato e gratuito all'acqua, la disponibilita' di sale di
'decompressione' (chill-out), la presenza di mezzi di trasporto
sicuri e alternativi alla vettura privata, fino a restrizioni
sull'accesso per i minorenni. Viene inoltre incoraggiato un
approccio trasversale che includa la partecipazione di tutti gli
attori coinvolti, dai gestori di discoteche alle autorita'
sanitarie, dalla polizia ai servizi sociali. Gli Stati dovrebbero
anche prendere in considerazione strumenti per far fronte ai
problemi collaterali derivanti dall'abuso di droghe, come l'uso
pericoloso della macchina quando si e' sotto effetto, i rapporti
sessuali non consenzienti e le gravidanze indesiderate, o ancora
problemi generali di ordine pubblico. Andrebbe anche fornito agli
addetti sanitari e di sicurezza un addestramento adeguato per far
fronte a situazioni a rischio. L'Emcdda e la Commissione sono
invece invitate a promuovere la raccolta di dati, buone pratiche
e in generale la cooperazione a livello europeo, di modo da poter
fornire al Consiglio e ai governi delle basi scientifiche solide
per ridurre il danno negli ambienti ricreativi.
(Wel/ Dire)