PUÒ RIDURRE EFFETTI COLLATERALI; AVVIATO STUDIO SU 200 PAZIENTI
(DIRE) Bologna, 30 mar. - Rosa canina contro l'artrosi: il
Rizzoli di Bologna sperimenta la medicina naturale non
convenzionale. Ai pazienti che soffrono di artrosi grave viene
proposto il trattamento con un estratto di bacche di rosa
selvatica per verificarne l'efficacia sull'infiammazione e nel
controllo del dolore. Tutto avviene in ambiente clinico e con
metodologie rigorose, in associazione al trattamento
antinfiammatorio con i farmaci tradizionali. Si tratta di un
"trial" clinico, cioe' uno studio sperimentale con un gruppo di
pazienti, eseguito su una sostanza naturale, invece che su un
farmaco classico.
I pazienti sono 200, individuati dagli ortopedici tra chi e'
in attesa della protesi d'anca. La sperimentazione viene condotta
dall'equipe del reparto di Ortopedia e Traumatologia del Rizzoli
e del Laboratorio di Tecnologia medica del Rizzoli, diretti da
Aldo Toni, e da Susanna Stea, responsabile della ricerca clinica
e biologica del Laboratorio, ed e' co-finanziata dalla Regione
Emilia-Romagna nell'ambito del Programma sperimentale per
l'integrazione delle medicine non convenzionali, che ha
l'obiettivo di offrire ai cittadini queste opportunita' di cura
con garanzia di assoluta sicurezza.
"La nostra ricerca si attiene ai criteri di rigore scientifico
che sempre applichiamo, ed e' stata approvata dal Comitato Etico
del Rizzoli- sottolinea Susanna Stea- dal punto di vista
dell'efficacia, la Rosa canina e' ben nota come integratore di
Vitamina C ed e' gia' largamente utilizzata per la prevenzione e
il trattamento delle malattie da raffreddamento".
L'obiettivo della sperimentazione, continua, "e' farne un
complemento al trattamento con i farmaci antinfiammatori
tradizionali per i pazienti che soffrono di artrosi: se si
otterranno i risultati sperati, significherebbe eliminare gli
effetti collaterali, primi tra tutti i problemi allo stomaco, e
il grado di tossicita' che questi farmaci inevitabilmente
comportano. Contiamo di dare una risposta di cura efficace e
scientificamente fondata ai numerosi pazienti che chiedono un
approccio il piu' possibile 'naturale' alla malattia."
(Com/Red/ Dire)