STUDIO ISRAELIANO: SONO I MENO "DOTATI" A CERCARE LE SIGARETTE
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 30 mar. - Ogni sigaretta
bruciata e e' un pezzettino di intelligenza che se ne va. Cosi',
pare, il QI va in fumo. È il sorprendente risultato di uno studio
condotto in Israele da esperti dello Sheba Medical Center. I
ricercatori, guidati da Mark Weiser, hanno sottoposto a una serie
di test 20.000 soldati israeliani, dimostrando che il quoziente
d'intelligenza e' mediamente piu' basso della norma nelle persone
abituate a fumare: chi ha il vizio del fumo ha un QI medio di 98,
contro il QI di 101 dei non fumatori.
"In realta' - spiegano i ricercatori - non sono tanto le
sigarette a mandare in fumo l'intelligenza, piuttosto e'
ipotizzabile che coloro che partono da un QI piu' basso sono piu'
propensi a cadere nel vizio".
In Italia, intanto il numero di fumatori e' in aumento.
Secondo l'Istat nel 2009 la percentuale di fumatori e' salita al
23%, 1 punto percentuale in piu' rispetto al 22% del 2005. A
livello mondiale le stime rilasciate dall'Oms dicono che fuma 1/3
della popolazione dai 15 anni in su: 1 miliardo e 20 milioni di
persone.
(Wel/ Dire)