(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 26 mar. - "Il tavolo tecnico
Stato-Regioni ha certificato purtroppo il permanere o
l'aggravarsi dei disavanzi strutturali, pari a circa un miliardo
di euro in Campania e Calabria e a circa 1,6 miliardi nel Lazio,
con l'unica eccezione di una tendenza al miglioramento in
Sicilia". Cosi' il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali,
Maurizio Sacconi, dopo il tavolo tecnico di verifica sui piani di
rientro delle Regioni in disavanzo, ieri a Roma. Per Sacconi "si
confermano le ragioni dei commissariamenti e si evidenzia
l'inequivoca esigenza di commissariare la Calabria".
"Le mancate scelte di riorganizzazione hanno comportato, in
queste Regioni- continua- da un lato la carenza dei servizi
territoriali, dalla prevenzione all'assistenza domiciliare alla
non autosufficienza, e, dall'altro, l'obbligo di legge di
ripianare i buchi con l'aumento della pressione fiscale regionale
e con il taglio dei fondi Fas". Cio' evidenzia "quanto la cattiva
gestione della sanita' riduca la protezione sanitaria dei
cittadini, costretti ad alti indici di 'fuga' verso altre Regioni
e determini una fiscalita' di svantaggio proprio in territori ove
lo sviluppo richiederebbe una fiscalita' di vantaggio con la
sottrazione di risorse altrimenti destinate alla crescita
economica".
In particolare poi "il disastro della sanita'
centro-meridionale, che costituisce oltre l'80% della spesa
corrente delle Regioni, e' inesorabilmente la prova di quel
'fallimento politico' che il nuovo disegno di legge del governo
'anti-corruzione' vuole introdurre attraverso l'immediato
commissariamento e il ritorno alle urne nelle Regioni uscite dai
parametri di bilancio con conseguente ineleggibilita' degli
amministratori falliti".
(Wel/ Dire)