(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 26 mar. - "Un test antidroga,
almeno una volta all'anno, per tutti gli adolescenti delle scuole
superiori". La proposta arriva da Raffaele Zanon, consigliere
regionale del Veneto, candidato del Pdl. "È una proposta di
legge- dice Zanon- che punto a trasformare in legge regionale,
che prevede nelle scuole del Veneto che si possa effettuare
questo test, dietro consenso dei genitori, agli studenti
minorenni delle superiori. Cosi' si potrebbe capire se c'e' l'uso
di sostanze come cannabis, anfetamine, cocaina, che sono poi le
sostanze piu' in 'voga'. L'esito verrebbe consegnato a studente e
genitori insieme alla pagella". Ma l'intenzione non e'
"repressiva nei confronti del giovane, deve essere inquadrata in
una informazione sulla salute, deve consentire una corretta
informazione".
Ieri c'e' stata la presentazione davanti al liceo classico
Tito Livio di Padova: "È andata abbastanza bene. Eravamo sul
posto alla fine delle lezioni e diversi studenti si sono mostrati
interessati con domande molto intelligenti. Il progetto e' stato
anche accolto positivamente dai genitori". Un progetto che
"auspichiamo che possa essere presentata anche in altre regioni.
Ne ho gia' parlato anche con alcuni ministri, anche con Gasparri
che mi ha detto che potrebbe essere molto utile".
SERPELLONI (DIPARTIMENTO ANTI-DROGA): "NELLE SCUOLE LO
SCONSIGLIAMO" - "Come dipartimento delle Politiche antidroga ci
siamo gia' espressi: nelle scuole lo sconsigliamo". Parola di
Giovanni Serpelloni, dal 22 luglio del 2008 capo del dipartimento
delle politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei
ministri.
Il riferimento e' alla proposta di legge del consigliere del
Veneto, Raffaele Zanon, candidato Pdl. "Consigliamo il drug test
nei minori in ambienti sanitari", sottolinea Serpelloni, prima di
snocciolare una serie di dati che danno l'idea dell'incidenza del
problema droga in Italia. "La prima causa morte tra i 14 e i 18
anni e' la droga o comunque incidenti legati all'alcol- dice
Serpelloni all'agenzia Dire- È necessario tenere conto anche di
un altro dato: tutti quelli che cominciano a drogarsi giungono ai
servizi specializzati, che siano pubblici o privati, dopo 8-10
anni di consumo di sostanze. È necessario attivare la
prevenzione. È importante raccomandare alle famiglie la
prevenzione sanitaria. Quando portano i bambini dal dentista per
le carie, dall'otorino per vedere se sentono bene, dall'oculista
per capire se vedono bene, e' necessario che facciano prevenzione
anche con la droga. Importante il test, quindi, in ambiente
sanitario: una o due volte l'anno, senza preavviso, come misura
preventiva sanitaria. Escludiamo categoricamente il 'fai da te',
quindi il test fatto in casa senza la gestione del personale
sanitario. Siamo quindi dubbiosi su quelli fatti a scuola.
Perche'? Ci sarebbe il rischio di emarginazione, di
discriminazione delle persone".
Il test da fare in ambienti sanitari "rispetterebbe anche la
privacy, ma importante e' la gestione della reazione dei
famigliari in caso di risultato positivo. È fondamentale perche'
parliamo di una cosa seria, non di cosette".
Secondo Serpelloni nelle scuole c'e' altro da fare, in termini
di consumo di droga: risolvere il problema alla radice. "A scuola
va fatto un altro tipo di intervento- dice- molto precoce. Andare
a vedere, gestire e a mettere mani sui disturbi comportamentali,
parlo anche delle elementari, dei bambini. Magari con insegnanti
che non sanno che pesci prendere e gli stessi bambini portati in
condizione di repressione perche' si pensa a 'disturbi da
maleducazione'. E invece cosi' non e'. Sono questi i casi piu'
delicati, perche' sono i soggetti piu' a rischio, sono i piu'
vulnerabili in caso di contatto con la droga: se riusciamo a
gestire questi disturbi forse riusciamo a ridurre il numero delle
persone che fanno uso di droghe".
Ma il capo del dipartimento delle politiche antidroga ci tiene
a precisare che non e' in contrasto con Zanon: "Sono parzialmente
d'accordo con lui: condivido l'idea di affrontare il problema, la
mortalita' nei giovani per le droghe c'e'; sono in disaccordo sul
dove fare il test. Ma Zanon so come lavora, quando si muove lo fa
sempre a ragion veduta. Sono stato suo consulente, ha sempre
fatto un gran lavoro sulle tossicodipendenze".
(Wel/ Dire)