(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 26 mar. - Italiani sempre piu'
anziani. Secondo gli ultimi dati Censis, infatti, nel 2020 gli
anziani saranno il 25% della popolazione. Nell'ultimo ventennio
si e' registrato un progressivo incremento dell'eta' media: gli
ultrasessantenni sono aumentati del 6%, passando dal 14% al 20%
della popolazione italiana. Un dato che apparentemente potrebbe
allarmare, se non fosse per il fatto che le condizioni di quelli
che oggi sono definiti anziani, tra 15 anni potrebbero mutare
profondamente. A partire dallo stato di salute, che rappresentano
l'aspetto sicuramente piu' importante della terza eta' e che
riguarda l'autonomia e la capacita' di condurre un tipo di vita
attiva. Negli ultimi 10 anni la percentuale di persone non
autosufficienti e' scesa, tra chi ha meno di 75 anni, dal 22% al
19%. Il fenomeno del prolungamento della vita in atto in Italia,
pero', comporta anche un progressivo aumento delle patologie
specialistiche collegate all'avanzare dell'eta'. E' quanto emerge
dal primo Congresso nazionale della Associazione italiana di
otorinolaringoiatria e geriatria (Aiog), in corso Castrocaro, e
cha ha come tema proprio i problemi di salute della terza eta'.
Le patologie Otorinolaringoiatriche (ORL), ad esempio,
collegate all'invecchiamento rappresentano sicuramente un aspetto
importante nella vita di un anziano. "Si possono distinguere in
primitive e secondarie- spiega Giovanni Ralli, presidente
dell'Associazione italiana otorinolaringoiatria e geriatria
(Aiog)- nel senso che le prime corrispondono prevalentemente ad
alterazioni limitate agli organi ORL, mentre le seconde
rappresentano la conseguenza dell'invecchiamento di altri
apparati (nervoso, circolatorio, endocrino- metabolico, osteo-
muscolare, ecc.)".
Tra le patologie piu' frequenti, che dimostrano la natura dei
problemi ORL dei pazienti anziani, Ralli individua "quelle
croniche delle mucose aereo-digestive che sono, tra le tante, le
piu' comuni e sono caratterizzate spesso da secchezza e da gradi
diversi di atrofia, che e' facile attribuire alla alisteresi
senile, alle carenze endocrino-metaboliche, alle turbe
circolatorie, alle patologie e terapie sofferte in una lunga
vita, ecc. In queste situazioni- prosegue il presidente Aiog- il
solo pensare a rimedi chirurgici appare poco appropriato, mentre
appare necessario individuare il/i fattori causali prevalenti,
prima di progettare cure che valgono almeno ad alleviare i
disturbi".
Ma anche i problemi dell'udito e dell'orecchio rivestono un
ruolo importante nella terza eta'. L'esperto, a tal proposito,
suggerisce: "In attesa di nuovi impianti di apparecchi
elettronici e di cellule staminali, risulta piu' appropriato
occuparsi delle ipoacusie e degli acufeni, che continuano ad
affliggere i nostri pazienti piu' anziani. Ed anche in questo
caso- riprende- la diagnosi non puo' limitarsi alle indagini
strumentali audiologiche, ma deve necessariamente integrare i ben
noti aspetti neuro- psicologici e cardio-circolatori".
In conclusione, Ralli parla delle "manifestazioni patologiche
a carico della faringo-laringe dell'eta' avanzata", che
riguardano in particolare il rivestimento mucoso e le strutture
neuromuscolari. "Gli epiteli della cavita' faringo-laringea
risentono in larga misura dei difetti morfo funzionali del naso-
aggiunge- ma anche di eventuali patologie
loco-regionali(sinusiti, tracheo- bronchiti, reflusso gastrico,
ecc.), mentre le alterazioni della motilita' e del coordinamento
dipendono per lo piu' da compromissioni, di varia natura e sede,
a carico del sistema nervoso. Tutte le situazioni ricordate si
verificano soprattutto tra i pazienti anziani e richiedono
indagini diagnostiche sufficientemente ampie".
(Wel/ Dire)