(DIRE - Notiziario Sanita') Bologna, 23 mar. - E' sicuramente
"perfettibile", ma l'Emilia-Romagna e' comunque "la prima in
Italia" dal punto di vista della sanita'. Lo afferma Ignazio
Marino, senatore del Pd e presidente della Commissione
parlamentare d'inchiesta sull'efficacia e l'efficienza del
Servizio sanitario nazionale, ieri pomeriggio a Bologna per
un'iniziativa elettorale a sostegno della candidatura di Antonio
Mumolo in Regione. Marino cita alcuni dei dati raccolti in un
anno di indagine fatta dalla sua commissione su tutte le Ausl
italiane e che a breve dovrebbe essere pubblicata. Sono stati
utilizzati 34 indicatori, spiega Marino, e il risultato e' che
"in Emilia-Romagna il sistema sanitario funziona benissimo, anche
se e' perfettibile". La regione, ad esempio, ha il primato per
quanto riguarda il tasso di ospedalizzazione, che "piu' e' alto-
spiega Marino- piu' vuol dire che si lavora male".
In Italia ogni mille abitanti vengono ricoverati 193 malati,
mentre in Emilia-Romagna il tasso di ospedalizzazione e' fermo a
169 su mille, "il piu' basso del Paese". La Campania, invece, che
e' al livello piu' alto, ricovera 235 persone ogni mille, pur
avendo la popolazione con l'eta' media piu' bassa in Italia. Un
altro primato l'Emilia-Romagna lo registra nel campo della
prevenzione contro i tumori, specialmente quello della mammella.
"Questa regione- riferisce Marino- e' al vertice in Italia
perche' ogni mille donne fra i 50 e i 69 anni ne contatta 940 per
fare la mammografia e di queste 677 vengono effettivamente
esaminate". Agli antipodi c'e' la Sicilia, che su mille donne ne
contatta 190 e ne esamina solo 59.
Una delle note dolenti, invece, per il sistema sanitario
dell'Emilia-Romagna e' rappresentata dalle fratture al femore.
"Solo il 41% dei pazienti viene operato entro le 48 ore-
sentenzia Marino- a Bolzano, invece, l'83% delle persone che si
frattura un femore finisce sotto i ferri nel giro di poche ore".
C'e' comunque chi sta peggio, come "a Catanzaro dove il 91% di
questi pazienti viene operato non prima dei tre giorni". Problemi
anche per quanto riguarda i parti cesarei, ma e' una questione
che riguarda piu' in generale tutta l'Italia dove "se ne fanno
troppi- afferma Marino- almeno tre volte in piu' di quelli che
sarebbero necessari".
La media di parti cesarei raccomandata dall'Organizzazione
mondiale della sanita' si aggira intorno al 13,7% mentre il dato
italiano raggiunge il 37%. In Emilia-Romagna i parti cesarei sono
fermi al 30%, esattamente la meta' della Campania (61%). "La
capitale mondiale dei parti cesarei invece e' Reggio Calabria-
sentenzia Marino- che raggiunge il 65%". In conclusione, tira le
somme il senatore Pd, "il sistema sanitario dell'Emilia-Romagna
e' il primo del Paese su moltissimi indicatori, anche se e'
ancora perfettibile. Per questo sostengo candidati giovani-
afferma Marino- perche' anche qui serve meno timidezza e piu'
coraggio nelle scelte".
(Wel/ Dire)