STRANIERO UN MINORE SU TRE CHE SI RIVOLGE ALL'UONPIA DI MILANO
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 19 mar. - Un minore su tre,
nella fascia d´eta' compresa fra 0 e 18 anni, che si rivolgono
alle sette Unita' operative di neuropsichiatria dell'infanzia e
dell'adolescenza (Uonpia) di Milano e' di origine straniera. Nel
2008, a fronte di un'utenza complessiva di 7 mila unita', gli
stranieri sono stati 2 mila, il 30% del totale. Una percentuale
particolarmente alta, come spiega Antonella Costantino, direttore
dell´Uonpia del Policlinico: "Sono il doppio rispetto ai dati
generali sulla popolazione immigrata che vede un 15% di minori al
suo interno". A Milano i minori di origine straniera sono circa
60 mila. Sono ragazzi nati all'estero e che hanno raggiunto le
famiglie in Italia in eta' piu' o meno avanzata, ma nell'insieme
rientrano anche i nati in Italia, le seconde generazioni.
Soffrono di disturbi del linguaggio o dell'apprendimento, oppure
hanno problemi di comportamento che vengono segnalati dalle
scuole di provenienza.
"La migrazione e' un trauma molto forte - prosegue Costantino-
La sfida e' capire se il problema manifestato da un ragazzo che
si rivolge al nostro servizio e' conseguenza del trauma
migratorio o si tratta di una vera e propria patologia". Occorre
quindi lavorare per elaborare nuovi strumenti (ad esempio
questionari in lingua, formare i mediatori culturali), e creare
un database comune fra tutti i sette Uonpia. Questi sono due
degli obiettivi del progetto per Milano sulla salute mentale dei
migranti in eta' evolutiva, finanziato dall'assessorato alla
salute della Regione Lombardia con 900mila euro all'anno per tre
anni.
(Wel/ Dire)