(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 19 mar. - La primavera e' alle
porte e l'improvvisa e massiccia fioritura di piante ed erbe e la
disseminazione dei pollini di cipresso, nocciolo, betulla e a
seguire graminacee e paritaria, costituiscono un pericolo per il
nostro naso e per le vie respiratorie in genere. Il 20% della
popolazione italiana adulta, infatti, soffre di allergie al
polline, mentre tra i piu' piccoli la percentuale sale fino al
25%. Il 21 marzo si celebra la "Giornata nazionale dei pollini"
organizzata dall'Associazione italiana di aerobiologia (Aia),
proprio per dare informazione inerenti il monitoraggio
aerobiologico ed una serie di consigli pratici per i pazienti
allergici ai pollini. Difficilmente, infatti, l'allergico riesce
a far fronte alla stagione pollinica senza far ricorso al
consiglio dello specialista e a farmaci d'urgenza quali
cortisonici sistemici.
"Un'adeguata respirazione nasale e' premessa indispensabile
per la salute dell'intero organismo e per la qualita' di vita
dell'individuo, intesa come benessere globale psico-fisico -
spiega Desiderio Passali, past president Ifos (International
Federation of Otorhinolaryngological Societies) e socio SIO - E'
pertanto opportuno che il soggetto allergico cosi' come chi non
lo e', ma ha difficolta' respiratoria ed e' affetto da infezioni
croniche e ricorrenti dell'apparato respiratorio, si sottoponga a
visita specialistica ORL con esecuzione di test di funzionalita'
nasale ed eventuale valutazione allergo-immunologica." Passali
poi specifica che "l'inquadramento clinico adeguato consentira'
di instaurare per tempo la terapia medica (immunoterapia
specifica, antistaminici sistemici o topici, cortisonici topici,
lavande e docce nasali) e chirurgica (settoplastica,
decongestione dei turbinati), piu' appropriata per ripristinare
un'adeguata respirazione nasale, affrontare i disagi determinati
dai capricci del tempo e godere a pieno del tepore del primo sole
primaverile e dell'aria profumata di pollini." Ma su quanti e
quali sono i tipi di polline piu' frequenti e che possono dare
maggiori problemi al nostro apparato respiratorio, risponde Luisa
Bellussi, past president Siop (Societa' italiana
otorinolaringologia pediatrica) e socia SIO: "In Italia i pollini
piu' diffusi sono prodotti da Parietaria, Graminacee, Olivo e
Composite, con una distribuzione variabile in base alla
latitudine e al clima, valutabile grazie all'impiego di
Pollen-trap, che consentono la campionatura, il dosaggio e la
compilazione di un attendibile calendario pollinico". In base a
questi dati, si vede che la parietaria e' piu' presente in
Liguria, in Italia meridionale e insulare prediligendo climi
caldi e secchi con picchi di pollinazione in primavera e autunno.
Le Graminacee, invece, sono piu' diffuse in Italia
Settentrionale, esclusa la Liguria, e "rappresentano la causa di
circa il 60% delle sensibilizzazioni stagionali- aggiunge
Bellussi- con un picco massimo nei periodi di aprile-giugno e
agosto-settembre". Piu', ma non trascurabile, secondo l'esperta,
e' "la diffusione dei pollini di alcune piante arboree: l'Olivo
fiorisce in maggio, la Betulla, tipica delle regioni del Nord, si
fa sentire soprattutto nel mese di aprile, l'Assenzio selvatico
(Artemisia) e l'Ambrosia, appartenenti alla famiglia delle
Composite, prevalenti nelle zone collinari e montane del
Settentrione, risultano notevolmente allergizzanti nel periodo
agosto-ottobre."
(Wel/ Dire)