SANITÀ. LAZIO, SANTA LUCIA: DIPENDENTI DI NUOVO IN PIAZZA
"DA DUE MESI MOBILITATI DIPENDENTI, UTENTI, GENITORI E SPORTIVI"
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 9 mar. - Genitori e dipendenti
di nuovo in piazza per protestare contro il disinteressamento
alla vicenda dell'Ospedale Santa Lucia di Roma, istituto
specializzato nella cura e nella riabilitazione delle malattie
neuromotorie, da parte del governo e delle istituzioni. A
lanciare l'iniziativa e' il Coordinamento Salviamo L'ospedale
Santa Lucia che giovedi' 11 marzo, alle ore 11.00 in piazza
Montecitorio portera' anche le 50 mila firme raccolte per
chiedere al Presidente della Repubblica un interessamento al caso
ancora irrisolto della Fondazione. "È stata decisa un'ulteriore
mobilitazione - spiegano in una nota gli organizzatori - per
protestare contro l'immobilismo delle Istituzioni nei confronti
della vertenza della Fondazione Santa Lucia, che vede da due mesi
mobilitati dipendenti, utenti, genitori e sportivi".
La vicenda dell'Ospedale, infatti, piu' che risolta e' stata
'congelata'.A meta' febbraio, una lettera del direttore
sanitario, Antonino Salvia, inviata ai genitori dei pazienti e ai
dipendenti informava come nonostante le varie promesse e dopo la
sentenza del Tar del Lazio del 29 gennaio con cui si sospendeva
l'efficacia dei decreti 41/09 e 56/09, la situazione non era del
tutto cambiata. Nella lettera, il direttore tornava a ribadire il
rischio della riduzione drastica dei posti letto di alta
specialita', in quanto la sentenza del Tar ha soltanto sospeso i
decreti, ma non annullati, mentre il il piano sanitario regionale
2010-2012 non lascia dubbi: nella regione Lazio resteranno
soltanto 200 posti letto di alta specialita' neuro riabilitativa.
Le organizzazioni, inoltre, hanno deciso di chiedere alle
candidate al governo della Regione Lazio un impegno concreto nei
confronti del commissario di governo per risolvere la situazione
della Fondazione. "Nonostante le grandi manifestazioni - spiega
il Coordinamento in una nota -, l'interesse dei mezzi di
comunicazione e gli attestati di stima nei confronti del lavoro
della Fondazione, ad oggi nessun atto concreto e' stato prodotto
dalle Istituzioni nelle quali e' stata riposta, invano, grande
fiducia".
(Wel/ Dire)
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