(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 9 amr. - La 3,4-metilendiossi-N-metilamfetamina (MDMA), meglio nota come ecstasy, e' una droga sintetica strutturalmente simile alla metamfetamina e molto diffusa tra i giovani. Ha effetti sul sistema nervoso centrale e non sono pochi i casi di intossicazione da questa sostanza, rendendo la sua identificazione nei campioni biologici importante in tossicologia forense. L'ecstasy si ritrova, per circa il 65% della dose, invariato nelle urine e su questo liquido biologico si possono effettuare esami chimico-clinici che consistono principalmente in analisi in gas cromatografia o cromatografia liquida entrambe accoppiate a spettrometria di massa (GC-MS, LC-MS), elettroforesi capillare o esami immunologici. L'analisi in matrici biologiche spesso prevede l'uso di procedure di estrazione, di derivatizzazione del prodotto, metodologie che richiedono tempo e la modifica del campione. In alternativa, un gruppo di ricerca americano guidato da Elise Champeil del Dipartimento di Scienze del John Jay College of Criminal Justice di New York, ha pubblicato un articolo sulla rivista 'Forensic Science International', sull'uso della spettroscopia in risonanza magnetica nucleare (1HNMR) per l'identificazione e la quantificazione di ecstasy (MDMA) nelle urine. I ricercatori hanno analizzato le urine fornite spontaneamente da cinque pazienti intossicati da ecstasy e le hanno analizzate in 1HNMR, utilizzando una nuova tecnica chiamata "Purge" (Presaturation Utilizing Relaxation Gradients and Echoes) che consente di sopprimere il segnale dell'acqua (principale componente delle urine) nello spettro di risonanza magnetica, permettendo la registrazione di uno spettro protonico uniforme. Inoltre, effettuando una curva di calibrazione utilizzando uno standard interno, e' stato possibile quantificare la molecola di interesse in range di concentrazioni che variavano dai 0.029 ai 0.082 mg/mL. Gli autori concludono sostenendo che "l'uso della spettroscopia in risonanza magnetica nucleare, fornisce un metodo conveniente per la rilevazione dell'ecstasy nelle urine umane in quanto necessita di tempi brevi, piccole quantita' di urine e non richiede la preparazione del campione".
(fonte: www.droganews.it)
(Wel/ Dire)