(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 9 mar. - Ogni anno in Italia
contraggono il virus dell'Hiv oltre 4.000 persone. Dodici ogni
giorno, una ogni due ore. Dieci anni fa le donne erano un quarto
delle nuove infezioni, oggi sono un terzo, e la percentuale e'
destinata a crescere. La maggioranza delle infezioni avvengono
oggi per via eterosessuale, e alle donne, piu' vulnerabili per
motivi sia fisiologici che sociali e culturali, vanno forniti gli
strumenti necessari a tutelare in autonomia la propria salute, a
cominciare dal profilattico femminile.
Per questo la Lila promuove e distribuisce da anni il Femidom,
il preservativo per le donne, approvato dall'Organizzazione
mondiale della Sanita' gia' nel 1992. Insieme alla Sigo (Societa'
italiana di ginecologia e ostetricia), la Lila chiede al ministro
delle Pari Opportunita' Mara Carfagna "pari opportunita' anche
nell'accesso agli strumenti di prevenzione delle malattie
sessualmente trasmissibili, che devono quindi comprendere il
preservativo femminile". Attualmente, dichiara la presidente
Lila, Alessandra Cerioli, "in Italia il Femidom e' del tutto
assente dai consultori ginecologici, si trova, su ordinazione,
solo in rare farmacie, o via internet, o addirittura nei
sexyshop, quasi fosse un oggetto clandestino.
Mentre in altri Paesi, europei e non, come Francia, Spagna e
Stati Uniti, i governi hanno programmi specifici di promozione
del preservativo femminile, cosi' come indicato in ambito
internazionale dall'Oms e dall'Unaids".
(Wel/ Dire)