SANITÀ. A SCUOLA 350.000 DISLESSICI, TASK FORCE PER AIUTARLI
INTESA MIUR, FONDAZIONE TELECOM ITALIA, ASSOCIAZIONE DISLESSIA.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 5 mar. - Via alla task-force
per aiutare gli alunni dislessici che siedono tra i banchi
italiani. Si tratta di 350.000 ragazzi tra i 6 e i 19 anni, pari
al 4-5% della popolazione scolastica, che inciampano nella
lettura e che, ad oggi, non godono di aiuti specifici in classe
per superare la loro problematica.
Per questo il ministero dell'Istruzione, la Fondazione Telecom
Italia (presieduta da Joaquin Navarro-Valls) e l'Associazione
italiana dislessia hanno deciso di scendere in campo con un
preciso piano di interventi. Due giorni fa e' stato siglato
l'apposito protocollo. Sul piatto ci sono 1,5 milioni di euro
stanziati dalla Fondazione che valgono per un triennio
(2009-2011) e che serviranno per definire e sperimentare un
protocollo di screening precoce della dislessia tra i banchi e
per formare gli insegnanti. A queste due azioni, sostenute dal
ministero, si aggiungeranno altri due progetti della Fondazione,
dei Campus informatici per aiutare i dislessici grazie alle
tecnologie e l'iniziativa dello zaino multimediale, ovvero la
fornitura di libri elettronici a un campione di ragazzini che
hanno difficolta' con la lettura.
"Non bisogna drammatizzare certi problemi, bisogna cercare
invece di conoscerli in profondita' per poter aiutare gli
studenti- ha spiegato il ministro Gelmini- Da oggi parte una task
force sulla dislessia proprio perche' riteniamo che sia una
problematica risolvibile, ma bisogna diagnosticarla in maniera
preventiva e allo stesso tempo aiutare i ragazzi a superarla".
In particolare per tre anni sara' studiata l'evoluzione delle
competenze di lettura di 7.000 studenti (300 le classi coinvolte)
di tutta Italia. Il progetto, da titolo 'Non e' mai troppo
presto' servira' per mettere a punto un modello di screening
precoce di problemi nella lettura.
"Questo modello, se sara' efficace- ha aggiunto il ministro-
verra' diffuso a livello nazionale". Al contempo tramite un
secondo progetto, 'A scuola di dislessia', saranno formati gli
insegnanti. In tutto saranno coinvolti 6.000 docenti referenti
che riceveranno una formazione specifica sulla dislessia. Fin qui
i progetti che coinvolgono anche il ministero. La Fondazione
attivera' poi dei Campus multimediali estivi, con strumenti
tecnologici ad hoc per i dislessici (saranno coinvolti 60
studenti tra i 12 e 15 anni), e fornira' agli alunni dislessici
libri in formato elettronico con programmi di sintesi vocale (si
prevede la distribuzione di 40.000 e-book).
"La dislessia- ha spiegato Navarro-Valls- e' un problema
conosciuto da un punto di vista medico, ma manca spesso la
strategia per diagnosticarla in tempo e per superare questo
disturbo. Tra i doveri di una azienda c'e' anche quello di
aiutare a risolvere gravi problemi sociali. Per questo abbiamo
deciso di intervenire. Per la prima volta in Italia avremo una
strategia sistematica sulla dislessia che coinvolge docenti e
studenti".
Secondo l'Associazione italiana dislessia "con questo
protocollo- afferma la presidente Rosablanca Leo- e' la prima
volta che viene riconosciuto il diritto allo studio dei ragazzi
dislessici. Ora pero' serve anche una legge che garantisca a
tutti le stesse possibilita'". In Parlamento da anni c'e' un
testo che fa la spola tra Senato e Camera che ancora non e'
riuscito ad approdare in aula.
(Wel/ Dire)
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