(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 5 mar. - La malattia mentale si
cura anche sul palcoscenico. E' quanto si prefigge il
"Laboratorio teatrale di base", promosso dal Dipartimento di
Salute Mentale dell'Ausl di Forli', diretto dal dottor Claudio
Ravani, nell'ambito del progetto regionale "Teatro e salute
mentale". L'iniziativa, rivolta a tutta la cittadinanza ma in
particolare a studenti universitari e delle scuole superiori,
giovani, e pazienti psichiatrici, prendera' avvio giovedi' 11
marzo, per concludersi, dopo 9 incontri, con uno spettacolo alla
Fabbrica delle Candele. "Il programma - si legge nel comunicato -
conferma la fiducia nel teatro quale mezzo di lotta
all'esclusione sociale di quanti vivono condizioni di disagio
mentale." Al progetto partecipano anche il centro Diego Fabbri e
l'Universita', che a fine 2009 hanno firmato con l'Ausl di Forli'
una convenzione per collaborare alla valorizzazione delle
esperienze e attivita' artistiche relative alla salute mentale.
Il laboratorio rappresenta il primo frutto di tale intesa, volta
a promuovere queste tematiche nelle scuole, nelle realta'
culturali, nelle associazioni e nei centri studio universitari.
"Il laboratorio coinvolgera' un gruppo di 20 persone fra i 17 e i
30 anni - spiega Paola Longhi, responsabile del Centro diurno
psichiatrico dell'Ausl di Forli' e referente regionale del
progetto "Teatro e salute mentale" - l'obiettivo e' impegnare i
giovani partecipanti in attivita' ricreative e teatrali, cosi' da
incoraggiare l'interazione reciproca e innescare un processo
virtuoso di formazione e crescita umana. Il teatro, infatti,
predispone a inserirsi positivamente nel tessuto umano, sociale e
lavorativo della comunita', favorendo l'equilibrio psicofisico,
benessere, buone relazioni e arricchimento morale e culturale."
Il progetto prevede 9 incontri, in programma tutti i giovedi'
dalle 15 alle 18, all'interno del laboratorio teatrale di via
Maceri Malta, sotto la regia di Michele Zizzari. "Alla fine
terremo una rappresentazione pubblica in chiave di prova aperta -
conclude Longhi - tale appuntamento sara' la sintesi creativa
dell'intera esperienza."
(Wel/ Dire)