(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 5 mar. - Le ragazze e i ragazzi
in terza media conoscono l'Aids, ma non i meccanismi di contagio
e i comportamenti a rischio. Credono, per esempio, che basti un
bacio appassionato a trasmettere la malattia. Che i
contraccettivi orali proteggano dal virus. E non sanno che
alcolici e sostanze d'abuso favoriscono il contagio allentando i
freni inibitori. Tuttavia, dopo un adeguato percorso formativo
gli studenti imparano in fretta, dando prova di una buona
conoscenza. A dirlo sono i risultati della campagna di
prevenzione "Il giorno dopo e' troppo tardi" avviata nel 2009
dalle Farmacie aderenti a Federfarma Verona e dalle Farmacie
Comunali Agec, con la collaborazione del Centro di Medicina
Comunitaria della ULSS 20 di Verona. Per il progetto, rivolto
agli studenti della terza media, sono state scelte 12 classi di
scuole pubbliche del Comune di Verona e 8 del Comune di
Bussolengo, per un totale di 472 tra ragazze e ragazzi. Sostenuti
dagli insegnati di scienze, sono saliti in cattedra i farmacisti,
impegnati nella realizzazione di programmi di educazione
sanitaria e di campagne di prevenzione delle principali patologie
a forte impatto sociale, come previsto dall'art. 11 della legge
69/2009. Dopo un periodo di formazione presso il Centro di
Medicina Comunitaria locale, a marzo/aprile dell'anno scorso i
farmacisti coinvolti nel progetto hanno somministrato ai ragazzi
un questionario anonimo con 10 domande sull'Hiv a risposta chiusa
(vero/falso/non so).
Dopo aver valutato il loro livello di conoscenza, i farmacisti
sono entrati in classe per discuterne e informare. Infine, nelle
sole scuole di Verona, hanno somministrato di nuovo il
questionario per verificare le nozioni apprese nel corso
dell'intervento formativo. Con il primo questionario i ragazzi
hanno risposto correttamente al 50,8 % delle domande. Mentre con
il secondo la percentuale di risposte esatte e' salita al 90,7%.
Un ottimo risultato, dovuto soprattutto all'interesse degli
studenti e al riconoscimento della figura del
farmacista-insegnante come referente autorevole nello scambio di
opinioni e di richiesta di informazioni nel pieno rispetto della
privacy. Per il successo riscosso gli insegnanti hanno chiesto a
gran voce di inserire l'iniziativa nel programma di educazione
dell'anno scolastico e probabilmente anche dei prossimi. E cosi'
i farmacisti tornano in classe proprio in questi giorni, con
interventi iniziati il 23 febbraio e che termineranno il 19 marzo.
(Wel/ Dire)