"SE RICHIESTE NON ACCOLTE ESERCITEREMO INIZIATIVE GIUDIZIARIE".
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 5 mar. - Sospensione del
protocollo di intesa sulla valutazione del personale. Lo chiedono
in una nota le organizzazioni sindacali della dirigenza medica e
sanitaria. In un comunicato si legge che "in una lettera inviata
oggi ai firmatari dell'accordo - ministero per la Pubblica
amministrazione e l'innovazione e Formez, AGeNaS, Fiaso, Asl e
Aziende ospedaliere - ed anche al ministro della Salute,
Ferruccio Fazio, e alle Regioni, i dirigenti medici e sanitari
lamentano di essere stati esclusi da un confronto su una materia
concernente la disciplina del rapporto di lavoro e che non puo'
essere separata dall'aspetto della valutazione professionale;
confronto al quale le Organizzazioni Sindacali della categoria,
nel rispetto dei principi di massima collaborazione e
trasparenza, non si sono mai sottratte al tavolo contrattuale,
dove hanno sottoscritto regole chiare, peraltro non applicate
dalle Aziende Sanitarie".
Si legge nella lettera che sorprende come "le Regioni, sempre
attente a difendere le loro prerogative costituzionali, siano
rimaste silenziose e passive di fronte a questa evidente
"invasione di campo", tanto da far sospettare che non intendano
intervenire nella materia".
In conclusione "nel caso le nostre richieste non venissero
accolte - concludono i sindacati - saremo costretti ad opporci
esercitando tutte le iniziative giudiziarie che risulteranno
necessarie al fine di salvaguardare i diritti della categoria".
La lettera e' firmata da Anaao Assomed, Cimo-Asmd, Aaroi-Emac, Fp
Cgil Medici, Fvm, Cisl Medici, Fassid, Fesmed, Uil Fpl
Federazione Medici, Sds Snabi, Aupi, Sinafo, Fedir Sanita' e
Sidirss.
(Wel/ Dire)