STUDIO ITALIANO: I TOPI SVILUPPANO LA MALATTIA DOPO IL CONTATTO.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 2 mar. - E se ci fosse un
batterio ben camuffato dietro la sclerosi multipla? Uno studio
condotto dall'equipe guidata Francesco Ria (Istituto di Patologia
generale) e Giovanni Delogu (Istituto Microbiologia)
dell'Universita' Cattolica di Roma ha indagato il meccanismo di
risposta della malattia autoimmune e ha scoperto che dopo essere
entrati in contatto con un batterio innocuo e modificato, alcuni
topi di laboratorio sviluppano la patologia. E questa reazione,
illustrata sulla rivista Journal of Immunology, potrebbe spiegare
cosa innesca la malattia che colpisce il sistema nervoso
centrale. "All'origine della sclerosi c'e' un'infiammazione
scatenata dal sistema immunitario, che provoca la distruzione del
rivestimento delle fibre nervose all'interno del sistema nervoso
centrale. Attualmente non si conosce l'agente che da' il via a
questo processo - spiega Ria - ma sappiamo che esistono un
fattore genetico e ambientali che possono scatenarli".
I ricercatori si sono prefissi di verificare se un'infezione
scatenata da un agente virale o batterico simile a specifiche
molecole del sistema nervoso centrale possa attivare una reazione
del sistema immunitario, che finisce per distruggere le cellule
del cervello (ipotesi autoimmune). Il micobatterio modificato pur
essendo completamente innocuo e' pero' capace di scatenare la
reazione delle cellule T del sistema immunitario dei topi che
intervengono per annientarlo.
(Wel/ Dire)