(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 28 mag. - I dati sulla
mortalita' per cancro del polmone, malattia cardiovascolare,
bronco pneumopatia cronica ostruttiva e quant'altro correlato
alla abitudine tabagica sono noti e ben pubblicizzati. A Forli',
in particolare, i fumatori sono ancora circa il 40% della
popolazione fra i 18 e i 49 anni, e circa il 17% della
popolazione oltre i 49 anni, senza sostanziali differenze fra i
sessi.
Per tale ragione, quest'anno, dalla nostra citta' si e' deciso
di indirizzare un messaggio a chi fuma, e soprattutto a chi
vorrebbe iniziare a farlo.
In occasione della Giornata nazionale del Respiro (29 maggio) e
della Giornata mondiale contro il fumo (31 maggio), infatti,
pneumologi e medici di famiglia forlivesi lanciano un appello
contro il fumo insieme ad alcuni campioni dello sport e
personaggi dello spettacolo romagnoli "Fumare manda in fumo la
vita e la bellezza del corpo e della mente. Inoltre non e' un
comportamento alla moda, come portare occhiali all'ultimo grido o
avere attenzione per l'ambiente. Smettere di fumare migliora la
bellezza, tema particolarmente caro alle donne che sono
pericolosamente in crescita nella classe dei fumatori". Questo e'
il messaggio che gli specialisti di malattie respiratorie ed i
medici di famiglia vogliono trasmettere con il comportamento e
con gli impegni derivanti dal loro ruolo. Prevenire e' molto piu'
incisivo che curare e se costa cosi' poco smettere di fumare o
non iniziare a farloà perche' non provarci?
Come direà Hai visto mai che dove non e' riuscita la bronchite
nel convincere le donne a smettere di fumareà pote' la "ruga"?
"Quest'anno noi Pneumologi forlivesi intendiamo rafforzare la
collaborazione con i Medici di Famiglia nella lotta contro il
fumo - spiega il prof.
Venerino Poletti direttore dell'Unita' Operativa di Pneumologia
dell'Ospedale Morgagni di Forli' - perche' loro sono i primi a
poter svolgere un'efficace opera di prevenzione primaria e coloro
che possono seguire con attenzione, competenza e costanza gli
ammalati pneumologici stabili. Noi pneumologi ospedalieri siamo
invece sempre presenti per curare le complicanze, per suggerire
modifiche terapeutiche, per seguire l'ammalato quando per
aggravamento e presenza di malattie concomitanti si deve
ricoverare in Ospedale". Il dott. Giancarlo Aulizio, Medico di
Famiglia e Presidente dell'ordine dei Medici e Chirurghi di
Forli' sostiene che "l'opera di prevenzione e' assolutamente
prioritaria per noi Medici sul territorio: non far fumare un
giovane e indurre a smettere coloro che gia' hanno iniziato e' un
compito che ci deve vedere in prima linea. Anche curare, o
comunque seguire i malati stabili, e' nostro lavoro quotidiano.
Questo ci richiede impegno, aggiornamento e costante colloquio
con gli specialisti" Il fumo puo' essere considerato una droga?
"L'uso del tabacco e' principalmente motivato dal desiderio della
nicotina - spiega il prof.
Poletti - Il fumo, quindi, puo' definirsi a tutti gli effetti una
droga in quanto si fa un utilizzo compulsivo di una sostanza
psicoattiva (la nicotina appunto)".
(Wel/ Dire)