I RISULTATI DELLE 25 AZIENDE OSPEDALIERE CHE HANNO ADOTTATO Q&S.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 28 mag. - Al 29^ Congresso Acoi
in corso a Paestum presentati i primi dati del "Manuale di
qualita' e sicurezza in chirurgia" Paestum, 28 maggio -
L'obiettivo e' garantire il continuo aggiornamento di criteri e
linee guida che aiutino medici e dirigenti sanitari nelle piu'
opportune scelte di adozione di best practice chirurgiche,
secondo un percorso che si adatti alle specificita' di ogni
struttura ed in coerenza con le direttive nazionali. E' quanto
emerso questa mattina, al 29^ Congresso della Societa' italiana
di chirurgi ospedalieri (Acoi) in corso a Paestum, dalla
presentazione dei dati del primo anno del progetto Q&S, Manuale
di qualita' e sicurezza in chirurgia. La percentuale di pazienti
chirurgici che hanno subito eventi avversi per errori nella
gestione delle cure e' compresa tra il 7 ed il 14%. In Regioni
come la Lombardia, i contenziosi per errore chirurgico
rappresentano il 24% del totale dei contenziosi in sanita', pari
al 36% degli importi liquidati. Oltre il 25% degli "eventi
sentinella" segnalati al ministero della Salute negli ultimi
quattro anni, hanno avuto origine in sala operatoria. Acoi, in
partnership con il Mip, la Business School del Politecnico di
Milano, hanno dato vita al progetto Q&S "Qualita' e Sicurezza in
chirurgia" con il forte supporto di Johnson & Johnson Medical .
Il progetto, nascendo in continuita' con la "Carta della Qualita'
in Chirurgia" promossa da Cittadinanza Attiva e patrocinata da
Acoi, mira ad una sua piena valorizzazione, impegnando le aziende
ospedaliere in un percorso di valutazione e miglioramento
continuo. Il progetto e' articolato secondo un percorso di
formazione a 3 livelli sequenziali, in cui sono coinvolte 25
aziende per ogni edizione. Ciascun livello e' focalizzato sul
raggiungimento di obiettivi specifici e tra loro concatenati:
l'analisi e la valutazione dell'organizzazione per la qualita' e
sicurezza in chirurgia, l'adozione di strumenti per la
pianificazione e la valutazione dei risultati di qualita' e
sicurezza nel percorso chirurgico, ed infine il consolidamento
della cultura della sicurezza e dei processi interni di
miglioramento continuo. Lungo tutto il processo, che va dalla
prima visita specialistica fino alla dimissione, sono state
identificate 85 azioni critiche indispensabili per garantire la
sicurezza del paziente e la qualita' delle cure prestate. Per il
corretto svolgimento di tali attivita' sono state individuate
piu' di 20 best practice riconosciute e documentate a livello
internazionale, per le quali l'evidenza medica o il consenso di
esperti assicura un contributo positivo all'innalzamento degli
standard di sicurezza del paziente chirurgico. I risultati
dell'indagine del primo anno evidenziano come la diffusione di
best practice per la sicurezza in ambito chirurgico, siano ancora
relativamente poco diffuse nelle strutture ospedaliere del nostro
Paese. In media il grado di adozione e' inferiore al 40%. I
riscontri avuti mettono anche in luce casi di eccellenza, oltre
che una sempre maggiore consapevolezza e attenzione dei
professionisti verso problematiche di sicurezza del paziente.
Infatti, il 95% delle strutture che hanno aderito al progetto
Q&S, verifica apparecchiature, presidi e farmaci e il 96%
procede alla identificazione del paziente. Per quanto riguarda la
gestione clinica, il 94,5% dei blocchi operatori la mette in
pratica. Mentre il 95% procede alla documentazione e alla
verifica di tracciabilita'.
(Wel/ Dire)