ANMIC: "SCAMPATO IL RITORNO IN ISTITUTO DI CENTINAIA DI INVALIDI"
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 25 mag. - "La manovra rischiava
di riportare negli istituti centinaia di invadi, ma per fortuna
sembra che il pericolo sia scampato": Giovanni Pagano, presidente
dell'Anmic e della Fand, commenta cosi' l'ipotesi, ormai quasi
certa, che il testo non preveda, in materia di riduzione della
spesa per l'invalidita', l'introduzione di un tetto di reddito
per il riconoscimento dell'indennita' di accompagnamento. Il
documento, che sara' discusso oggi pomeriggio in Consiglio dei
ministri ma di cui nei giorni scorsi gia' tanto si e' detto sui
giornali, quasi certamente non conterra' alcun limite di reddito
per gli invalidi.
"Per noi era una grande preoccupazione - riferisce Pagano -
perche' riteniamo che l'indennita' di accompagnamento rappresenti
un vero e proprio ammortizzatore sociale per le famiglie delle
persone invalide, che oggi rischiano di scoppiare. E proprio la
mancanza di altri fondi, insieme all'invecchiamento della
popolazione, spiega quell'aumento del numero di indennita' che il
governo denuncia. Questo strumento e' fondamentale per le
famiglie, anche se copre circa un quinto delle loro necessita':
abbiamo infatti calcolato che un invalido costa alla sua famiglia
circa 2.500 euro al mese".
Per quanto riguarda le altre misure, che invece probabilmente
saranno incluse nella manovra, piu' che la preoccupazione regna
lo scetticismo: "Innalzare la percentuale d'invalidita' dal 74
all' 80% per la concessione dell'assegno significa raccogliere le
briciole dalla tavola dopo aver mangiato. Soprattutto,
rappresentera' un ulteriore onere per le commissioni, visto che
tutti faranno richiesta di aggravamento".
Stesso discorso per quanto riguarda l'incremento dei controlli,
che dovrebbero essere ben 400.000 tra il 2011 e il 2012: "Non
abbiamo ostacolato i controlli effettuati finora, me ne
registriamo la scarsa efficacia: solo 18.000 rischiano oggi di
perdere i benefici economici, ma sicuramente faranno ricorso alla
magistratura ordinaria. Prevediamo un recupero del 20-25% di
questi. Insomma, alla fine quanto avremo speso per colpire 10.000
falsi invalidi? Avrebbe molto piu' senso - ed e' questa la
proposta dell'Anmic - che le commissioni fossero messe in
condizione di filtrare all'inizio le domande, anziche' spendere
tanto per le revisioni".
Sempre in merito ai controlli, Pagano ricorda "il disagio che
e' stato procurato a tanti invalidi, che per le loro condizioni
non sarebbero dovuti essere convocati. Soprattutto, pero',
denunciamo il fatto che tutti coloro che hanno ricevuto una
convocazione per la visita medica, abbiano subito la sospensione
del trattamento economico fino alla definizione del caso. Questo
significa che tante persone sono rimaste senza sussidi per 7-8
mesi: sapete cosa significa questo, soprattutto per chi non ha
una famiglia?".
Grandi perplessita' anche riguardo il concorso delle regioni
alle spese per l'invalidita' civile: "Comuni, regioni e province
gia' soffrono tanto: frazionare cosi' le spese significa solo
perdere tempo. E forse vite umane".
(Wel/ Dire)