MA IN GENERALE IL 93% DEGLI ITALIANI DÀ IMPORTANZA A PREVENZIONE
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 25 mag. - Il 93% degli italiani
sa quanto sia importante adottare comportamenti di prevenzione di
un tumore, ma solo uno su dieci si sottopone con regolarita' ai
controlli di screening necessari per prevenire quello del colon
retto. E' quanto emerge dall'indagine - promossa dalla Fondazione
Cesare Serono e condotta dalla SWG su 1.800 persone di eta'
superiore ai 30 anni - relativa alla conoscenza e al vissuto
degli italiani sul tumore del colon retto, terzo cancro al mondo
per diffusione e seconda causa di morte in Europa. In Italia,
questa neoplasia causa il decesso di circa 10.000 persone ogni
anno e altri 20.000 nuovi casi vengono diagnosticati.
Circa 3 italiani su 4 non hanno mai praticato alcun controllo
per la prevenzione del tumore del colon retto e non ci si
sottopone ai test perche' si teme l'invasivita' e il disagio
causato dagli esami (secondo il 22% tra chi non e' propenso a
sottoporsi ad esami di prevenzione) o, semplicemente, per paura
(secondo il 21% tra chi non e' propenso a sottoporsi ad esami di
prevenzione). Un elemento determinante nell'influenzare la
decisione di sottoporsi ad uno screening e' sicuramente il parere
del medico: il 79% degli italiani si sottoporrebbe a controlli
periodici per la prevenzione del tumore del colon retto se fosse
il proprio dottore ad indicarne la necessita'.
Se fosse invitato, il 73% degli intervistati sarebbe disponibile
a partecipare ad un programma gratuito di screening ma nonostante
sia fortemente aumentato il numero delle iniziative per la
prevenzione di questa patologia sia a livello nazionale che a
livello regionale, la maggior parte degli italiani non ne ha mai
sentito parlare (il 58%), soprattutto al Sud e nelle Isole, dove
il 74% delle persone ignora qualunque iniziativa. La maggior
parte degli italiani (55%) dichiara di non conoscere o conoscere
poco il tumore del colon retto, una delle patologie neoplastiche
piu' diffuse, che si attesta al secondo posto per incidenza nelle
donne e al terzo posto negli uomini. La percezione degli italiani
e' che si tratti di un tumore prettamente "maschile": solo il 5%
ritiene che sia una patologia molto diffusa anche fra le donne.
Questo dato preoccupante trova conferma anche nei dati del
rapporto AIRC (Associazione italiana ricerca sul cancro) diffuso
in occasione dell'ultima iniziativa per la ricerca dello scorso 9
maggio, durante la quale e' stato sottolineato come l'incidenza
di alcuni tumori, considerati in precedenza maschili, stia
aumentando notevolmente anche nelle donne, soprattutto per il
cambiamento degli stili di vita e delle abitudini alimentari.
Tra i comportamenti da evitare per prevenire un tumore del
colon retto, solo un italiano su cinque individua il fumo, la
sedentarieta' e l'alcool, nonostante numerosi studi, li includono
tra i maggiori fattori di rischio.
(Wel/ Dire)