PARERE POSITIVO DEL CSS. FAZIO: "SARÀ UN FATTORE MOLTIPLICATORE"
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 25 mag. - Rivoluzione
trapianti. Arriva il via libera alla donazione di un organo ad
uno sconosciuto. Il Consiglio superiore di sanita' ha infatti
espresso il proprio parere positivo in merito a "Casi di donatore
'samaritano' di rene", parere richiesto dal Dipartimento della
prevenzione e comunicazione - Direzione Generale della
prevenzione sanitaria, aprendo appunto a questa possibilita'.
"La donazione sara' ammissibile- ha spiegato Fazio- a patto
che ci siano una valutazione psicologica e psichiatrica del
donatore e la privacy piu' assoluta tra donatore e ricevente. Il
trapianto samaritano- ha commentato Fazio- sara' un fattore
moltiplicatore dei trapianti". Il meccanismo e' il seguente: "Un
ricevente si trova un donatore, se pero' poi non sono compatibili
ha diritto a ricevere un organo da un altro donatore. L'organo
del donatore samaritano puo' andare ad un altro ricevente: si
sviluppano due donazioni".
Al Consiglio superiore di sanita', la direzione generale della
Prevenzione sanitaria aveva chiesto un parere sui seguenti temi:
i criteri da applicare nell'assegnazione dell'organo; la
necessita' di svolgere un'approfondita indagine psichiatrica e
psicologica dei donatori "samaritani", oltre la prevista indagine
motivazionale dei soggetti e la valutazione clinica per
verificare l'idoneita' fisica del candidato donatore;
l'inserimento successivo del donatore nel registro unico dei
follow-up dei donatori e dei riceventi; l'opportunita' di
mantenere anche in questi casi la regola dell'anonimato per il
donatore e il ricevente.
Questo il parere integrale espresso, all'unanimita', dal
Consiglio superiore di sanita' in merito ai quattro punti: - 1.
Per i primi 10 casi la donazione "samaritana" deve rientrare in
un programma nazionale la cui gestione e' affidata al Centro
Nazionale Trapianti che riferira' annualmente al CSS.
Il programma deve tenere conto delle seguenti raccomandazioni: a)
inserire prioritariamente il donatore "samaritano" nel programma
di trapianti con modalita' cross over;
b) tenere conto della provenienza regionale del donatore, qualora
non fosse possibile procedere come indicato al punto a).
- 2. Si corrisponde affermativamente al contenuto del quesito,
riconoscendone la totale validita' e raccomandando che si
provveda a: a) svolgere un'attenta valutazione psichiatrica e
psicologica del donatore e del suo nucleo familiare;
b) applicare le indicazioni previste dalle linee-guida per il
trapianto di donatore vivente per quanto attiene alla "parte
terza", con la precisazione che questa abbia carattere nazionale;
c) effettuare una completa e accurata valutazione clinica
strumentale delle condizioni fisiche del donatore "samaritano" da
parte del Centro trapianti che organizzi il prelievo,
analogamente a quanto previsto nel caso della donazione cross
over.
- 3. Il follow-up di donatore-ricevente, anche in questa
modalita' di trapianto, non puo' essere difforme da quanto a tal
fine espletato per donatori e riceventi di rene da viventi.
- 4. Il rispetto dell'anonimato del donatore e del ricevente deve
essere assicurato come previsto dalla legge, anche tenuto conto
di quanto espresso dal Cnb (Comitato nazionale di bioetica)
(Wel/ Dire)