(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 21 mag. - Diffondere i benefici
del digitale a tutte le fasce sociali, compresi disabili, anziani
e poveri. Questo il piano ambizioso della Commissione Europea per
un'agenda digitale 2020 che si sviluppa in sette aree
d'intervento, fra cui un miglioramento dell'alfabetizzazione e
dell'inclusione digitale e l'uso delle tecnologie
dell'informazione e della comunicazione per sostenere le sfide
che la societa' si trova ad affrontare, come il cambiamento
climatico e l'invecchiamento demografico.
Prima delle sette iniziative faro della strategia Europa 2020
per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, la nuova
agenda digitale si strutturera' in cento interventi di cui
trentuno a carattere legislativo.
Servizi accessibili per tutti, compresi i disabili quindi,
incentivi allo sviluppo della telemedicina, apparecchiature
portatili per monitorare la salute dei pazienti e delle persone
con disabilita' gravemente invalidanti, ma anche tecnologie tese
a garantire una vita indipendente ai portatori di handicap sia
motori che sensoriali e mentali. Infine la Commissione si e'
impegnata a fare una proposta, entro il 2012, che preveda, in tre
anni, l'accessibilita' ai disabili di tutti i siti internet che
forniscono servizi pubblici.
Resta da capire se si tratta solo di parole al vento o se
azioni concrete in favore delle persone disabili seguiranno. Lo
scetticismo e' d'obbligo, visti anche i risultati per ora
deludenti del meeting informale dei ministri europei che si
occupano di disabilita', in corso di svolgimento a Saragozza:
nessun impegno concreto, vaghi accenni alla strategia sulla
disabilita' da adottare entro l'autunno in concertazione con le
organizzazioni rappresentative dei disabili e la richiesta, da
parte del vice presidente della Commissione e commissario per i
diritti umani Viviane Reding, che l'Europa acceleri il processo
di ratifica della Convenzione ONU. Sinceramente, un po' poco.
(Wel/ Dire)