(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 21 mag. - L'Unione italiana dei
ciechi e degli ipovedenti (Uic) dice "si'" alla volonta' del
Governo di accentuare le misure contro i falsi invalidi, ma si
oppone alla proposta di assoggettare ad un tetto di reddito le
indennita' di accompagno per i non vedenti e gli invalidi civili.
La posizione della Uic e' emersa nel corso dell'ultima seduta
ordinaria della Direzione nazionale, che si e' avuta lo scorso 20
maggio a Roma. Pronti anche a sensibilizzare parlamentari di
riferimento e associazioni di categoria, i non vedenti
dell'Unione giurano battaglia sul provvedimento. Se da un lato,
infatti, l'organizzazione da' mandato alle proprie sezioni
provinciali di denunciare i falsi invalidi e di mettersi a
disposizione delle autorita' competenti per cio' che attiene la
verifica delle invalidita', dall'altro non puo' accettare che un
diritto sancito dalla Costituzione e legato ad uno stato di
salute congenito - l'accompagno appunto - possa essere in qualche
modo messo in discussione.
"Dopo un approfondito dibattito - si legge in una nota - e'
stato deciso di esprimere pieno consenso alla lotta contro i
falsi invalidi e di invitare le proprie strutture periferiche a
segnalare alle autorita' competenti i casi di possibili falsi
ciechi e di costituirsi parte civile nei processi in corso presso
le autorita' giudiziarie. Ha deciso, invece, di opporsi con tutte
le proprie energie all'ipotesi di assoggettare l'indennita' di
accompagnamento ad un tetto di reddito: infatti, tale indennita',
concessa al titolo della minorazione, e' un diritto acquisito ed
intangibile garantito dalla Costituzione del nostro paese"."Altre
volte per il passato, il Governo - spiega ancona la nota - ha
effettuato tentativi di questo genere, ma ha dovuto sempre fare
un passo indietro per la ferma opposizione di tutte le
associazioni dei disabili e soprattutto perche', sia pure con
ritardo, ha capito che i ricchi non albergano tra i disabili e
che, a conti fatti, anche se il provvedimento fosse stato
approvato dal Parlamento, il risparmio sarebbe stato esiguo; non
tale, quindi, da giustificare una iniziativa cosi' impopolare.
L'Unione invitera' i propri iscritti a sensibilizzare i
parlamentari e a tenersi pronti per una eventuale azione di
lotta".
(Wel/ Dire)