PRESIDENTE REGIONE CHIEDERA' PIÙ TEMPO A TAVOLO VERIFICA
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 18 mag. - Da oggi le quattro
associazioni della sanita' privata del Lazio (Aiop, Aris,
Federlazio e Confindustria) si riuniranno insieme all'Agenzia di
Sanita' Pubblica e ai funzionari della Regione Lazio per
elaborare un nuovo piano di riorganizzazione della rete
ospedaliera. E' quanto emerso nel corso di un incontro di ieri,
durato oltre due ore, con Renata Polverini. Il presidente della
Regione ha ribadito che non intende operare altri tagli di posti
letto o chiudere ospedali, come annunciato in campagna
elettorale, ma di voler riscrivere insieme alle associazioni di
categoria e tutti i soggetti interessati un nuovo piano di
riordino, da presentare al Governo entro fine giugno.
Mercoledi', quindi, al tavolo ministeriale di verifica del
Piano di rientro, e' probabile che Polverini (come ha fatto al
Cdm di giovedi' scorso) chieda piu' tempo per presentare i due
decreti mancanti: la riorganizzazione ospedaliera e la
definizione dei budget di spesa 2010 per le Asl e le strutture
accreditate. Pena l'inevitabile aumento delle aliquote Irap e
Irpef a partire da giugno, cosi' come previsto dal nuovo Patto
per la salute.
"Il presidente ha accolto il principio che abbiamo bisogno di
razionalizzare i posti letto in eccedenza anziche' operare tagli
indiscriminati- ha detto il presidente di Confindustria Sanita',
Riccardo Fatarella- consentendo cosi' di recuperare le riduzioni
di attivita' che si dovranno programmare.
E' un'impostazione che da tempo suggeriamo. Ma non sono sicuro
che riusciranno a presentare qualcosa entro dopodomani (al tavolo
di verifica, ndr)".
Il presidente dell'Aris Lazio, Michele Bellomo, ha spiegato,
invece, che "la Polverini ci ha proposto una concertazione e ci
ha garantito la partecipazione ai tavoli tecnici. Sono due cose
che riteniamo fondamentali perche' le chiedevamo da tre anni. Lei
ci ha detto chiaramente che non vuole fare tagli. Tasse? Sono
gia' al massimo".
Infine il presidente dell'Aiop Lazio, Jessica Faroni, ha
sottolineato che "il problema e' che sugli acuti la sanita'
privata dal 2006 al 2009 ha avuto un 11 per cento di riduzioni di
spesa, a fronte di un aumento del disavanzo nel pubblico, sempre
tra il 2006 e il 2009, di ben 1,7 miliardi di euro. Quindi
continuare a chiedere sacrifici alla sanita' privata non e' la
soluzione. Dobbiamo bloccare tutto cio' che produce il disavanzo.
Quello che auspichiamo- ha concluso- e' un piano di riordino
della rete ospedaliera che non penalizzi la sanita' privata".
(Wel/ Dire)