PROPOSTE PDL E UDC AD ESAME COMMISSIONE SANITÀ DEL SENATO
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 18 mag. - Si potra' decidere di
donare il proprio corpo 'post-mortem' per scopi "di studio,
ricerca scientifica e formazione", ma questo per non piu' di 12
mesi. Termine dopo il quale il cadavere tornera' ai familiari. E'
quanto prevede il disegno di legge dei senatori del Pdl, primo
firmatario Michele Saccomanno (che e' anche il relatore), in
calendario questa settimana in commissione Sanita' di Palazzo
Madama .
Sara' il ministero della Salute, di concerto con il ministero
dell'Istruzione, con un decreto da emanare entro 3 mesi
dall'entrata in vigore della legge, a definire "i termini, le
forme ed i modi della scelta della donazione del proprio corpo"
fatta salva la possibilita' di poter recedere "da una precedente
scelta in qualsiasi momento della propria vita". Per i minori
saranno i genitori o il tutore legale a dare il consenso. Il
decreto stabilira', oltre a tempi e modi di "utilizzo e
restituzione del cadavere alla famiglia", anche le "cause di
esclusione di utilizzo" di determinati cadaveri per cause legati
a "principi di igiene" o di "pubblica tutela". Infine, dovra'
indicare le strutture universitarie e ospedaliere da utilizzare
"quali centri di riferimento per la conservazione del cadavere".
Il disegno di legge stabilisce anche l'istituzione presso
questi centri di conservazione "del registro per l'utilizzo del
cadavere" in cui "annotare i riferimenti utili ad identificare il
soggetto utilizzatore" delle salme. Il tutto sempre "nel rispetto
della dignita' duratura del corpo umano".
L'ultimo articolo del ddl dispone che il ministero avvii delle
campagne di informazione per far conoscere la legge ai cittadini.
La proposta di legge sara' esaminato congiuntamente con quello
della senatrice Dorina Bianchi (Udc) che affronta lo stesso tema
e che nella relazione introduttiva, sottolinea come "nel nostro
Paese la possibilita' di poter disporre del cadavere a fini
didattici e' divenuta sempre piu' difficile". E quindi potersi
esercitare nelle universita' sui cadaveri "e' una rarita'".
Situazione, inoltre che, assieme ad altre, influisce anche
sull'acquisizione "di ottimali capacita' chirugiche".
Nella sostanza il ddl della Bianchi non si discosta da quello
dei senatori del Pdl se non almeno in un punto. E cioe', la
possibilita' di dare il proprio consenso a patto che sia
assicurata dai centri di conservazione, al termine dell'utilizzo
della salma, "la dignitosa sepoltura del corpo" provvedendo anche
alle relative spese.
(Wel/ Dire)