RAPPORTO ISTAT: 1 MILIONE E MEZZO DI PERSONE HA UNO O 2 HANDICAP
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 14 mag. - In Italia le persone
con disabilita' di sei anni e piu' che nel 2004 vivevano in
famiglia sono due milioni e 600 mila, pari al 4,8 per cento della
popolazione italiana. A queste se ne aggiungevano altre 190 mila
(0,4% della popolazione) che vivevano in istituto. Lo riferisce
l'Istat nello studio "La disabilita' in Italia". Nel nostro paese
la disabilita' e' un problema che coinvolge soprattutto gli
anziani: quasi la meta' delle persone con disabilita', un milione
e 200 mila, ha piu' di ottanta anni. Due disabili su tre (il 66,2
per cento) sono donne: ce ne sono 1 milione 700 mila, cioe' il
6,1 per cento delle donne italiane. Tra gli uomini la percentuale
e' pari al 3,3 per cento, valore quasi dimezzato rispetto alle
donne. I tassi di disabilita' di uomini e donne sono molto simili
fino ai 54 anni di eta', mentre a partire dai 55 anni la
situazione femminile peggiora piu' sensibilmente al crescere
dell'eta'.
Grande disomogeneita' a livello territoriale: la disabilita' e'
piu' diffusa nell'Italia insulare (5,7 per cento) e nel Sud (5,2
per cento) mentre al Nord la percentuale di persone con
disabilita' supera di poco il 4 per cento. Le regioni presentano
diversi livelli di disabilita': da valori molto alti di Sicilia
(6,1 per cento), Umbria (6,0 per cento), Molise e Basilicata
(entrambe 5,8 per cento) si passa a valori decisamente piu' bassi
di Bolzano (2,5 per cento), Trento (2,9 per cento), Lombardia
(3,8 per cento) e Valle d'Aosta (4,1 per cento). Il livello piu'
elevato si registra per le donne del Mezzogiorno, tra le quali la
percentuale di disabilita' arriva al 7,3 per cento nelle Isole e
al 6,6 per cento nel Sud a fronte di una quota del 5,6 per cento
e del 5,4 per cento nel Nord ovest e nel Nord est
rispettivamente.
Circa 700 mila persone con problemi di movimento, oltre 200 mila
con difficolta' sensoriali, quasi 400 mila con limitazioni che
impediscono le normali funzioni della vita quotidiana. E' lo
spaccato della disabilita' in Italia, sul versante delle
differenti tipologie, secondo il rapporto Istat reso noto oggi.
Con oltre un milione di persone a dover fare i conti con
disabilita' plurime.
L'Istituto di statistica ha diviso la popolazione con piu' di 6
anni che vive in famiglia (totale: 2 milioni e 600 persone) in
cinque grandi gruppi. Il primo e' quello delle persone con
difficolta' nel movimento (problemi nel camminare, incapacita' di
salire e scendere le scale da soli, difficolta' a chinarsi a
terra): ne fanno parte 700 mila persone, cioe' l'1,3% della
popolazione corrispondente. Tassi piu' alti si notano fra le
donne (1,7%) e fra gli anziani ultraottantenni (ha problemi di
movimento il 9,6% di essi).
Il secondo gruppo e' quello di chi presenta difficolta'
sensoriali, alla vista, all'udito o alla parola, con tutte le
limitazioni del sentire, del parlare e del vedere ad esse
connesse. Rientrano in questa categoria 217 mila persone sopra i
6 anni di eta', lo 0,4% della popolazione. Percentuale stabile
fra i due sessi, con incidenza che aumenta al crescere dell'eta',
fino ad un tasso del 6,4% fra gli ultraottantenni.
Terzo gruppo e' quello di chi incontra difficolta' nelle
funzioni della vita quotidiana, intendendo con cio' la completa
assenza di autonomia nello svolgimento delle essenziali attivita'
quotidiane o di cura della persona, quali mettersi a letto o
sedersi da soli, vestirsi da soli, lavarsi o farsi il bagno o la
doccia da soli, mangiare da soli anche tagliando il cibo. A
questo identikit corrisponde la situazione di 376 mila persone,
lo 0,7% della popolazione maggiore di 6 anni che vive in famiglia.
Le altre due categorie prendono in considerazione
rispettivamente le persone che dichiarano di avere difficolta' in
due e in tutte e tre le aree considerate. Le persone che
affermano di avere difficolta' in due delle aree trattate sono un
milione e 25 mila, pari all'1,9% della popolazione italiana, con
valori sbilanciati sulle donne (2,5%) e soprattutto sulle donne
ultraottantenni (22,7%). Infine, sono 290 mila le persone che
dichiarano di rientrare in tutte e tre le aree di difficolta'
considerate dall'indagine, quota pari allo 0,5% della
popolazione, con incidenza che sale al 6,9% fra la popolazione
ultraottantenne.
Quanto alle persone in istituto, si tratta in gran parte (83%)
di anziani non autosufficienti, mentre il 6% sono adulti con una
disabilita' psichica e un altro 6% adulti con una disabilita'
plurima. Le donne anziane non autosufficienti sono il 64% delle
persone che vivono in istituto. La lettura per genere fa emergere
come la non autosufficienza colpisca quasi il 90% delle donne con
disabilita' in istituto contro il 66% degli uomini. Tra gli
uomini e' molto alta la presenza di adulti con disabilita'
psichica (13 per cento) o plurima (11 per cento).
Il 93% degli italiani con disabilita' vive in famiglia: di
questi, il 27% in coppia senza figli, il 10% in coppia con figli,
mentre il 43% resta con la famiglia d'origine.
E' quanto emerge dal Rapporto Istat sulla disabilita' pubblicato
oggi e relativo al 2007. A vivere con il partner sono soprattutto
gli uomini disabili (60%), mentre la percentuale scende al 26%
nel caso delle donne. Tra coloro che invece vivono in istituto,
prevale la permanenza presso una residenza sanitaria
assistenziale o una residenza sociosanitaria per anziani (70%),
mentre il 22% vive in comunita' socio-riabilitative e il 19% in
residenze sanitarie assistenziali.
(Pic/ Dire)