(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 6 mag. - Ieri all'Aran e' stato
definitivamente sottoscritto il contratto della dirigenza
medico-veterinaria relativo al biennio economico 2008 - 2009, in
attesa di rinnovo da 28 mesi. L'aumento medio per i 118 mila
medici e veterinari pubblici e' di circa 179 euro lordi mensili.
Gli arretrati oscillano, a seconda dell'incarico, da circa 2.149
euro lordi per il dirigente con meno di cinque anni di anzianita'
ai 3.808 euro lordi del direttore di struttura complessa. Il
tutto dallo stipendio di maggio, o al massimo di giugno.
In un comunicato il segretario nazionale Massimo Cozza ha
confermato il suo no per la compromissione della valorizzazione
della indennita' di esclusivita' che rischia di essere liquefatta
nel monte salari. La disapplicazione della norma del contratto
del 2000 che sanciva l'indennita' di esclusivita' quale elemento
distinto della retribuzione che non rientra nel monte salari,
rischia di far cadere il valore politico di una scelta per il
servizio pubblico premiata con fondi extracontrattuali. Pericolo
rafforzato dal Ddl su Governo Clinico che entro maggio dovrebbe
essere discusso in aula alla Camera e che estende l'indennita' di
esclusivita' anche ai medici pubblici che lavorano nel privato,
con costi che rischiano di ricadere sui fondi contrattuali. In
sostanza l'indennita' di esclusivita' rischia di essere
declassata a mera voce economica per tutti e da ricontrattare,
senza alcuna significativa rivalutazione e senza alcuna risorsa
aggiuntiva. Infatti il piccolo aumento di 25,82 euro lordi
mensili della indennita' di esclusivita' non e' frutto di nuove
risorse ma e' coperto distogliendo parte dell'aumento
complessivo. Penalizzante sara' anche l'applicazione delle 13
pagine sul sistema delle sanzioni disciplinari - seppure con le
attenuazioni che siamo riusciti ad introdurre - con la
trasformazione degli ospedali in caserme. Non e' con un clima di
paura, dove tutti devono denunciare tutti, che si migliora la
qualita' del lavoro in sanita', con un elenco di sanzioni stile
codice penale (dalla censura scritta alla sanzione pecuniaria da
200 a 500 euro, dalla sospensione dal servizio senza retribuzione
fino a 6 mesi al licenziamento).
Ancora una volta sono sfavoriti i piu' giovani (con meno di 5
anni zero euro sulla posizione) e i medici con incarichi
professionali, con aumento della forbice retributiva rispetto
agli incarichi di natura gestionale. Abbiamo tuttavia difeso gli
attacchi all'orario di lavoro, ottenuto lo 0,8% aggiuntivo nelle
Regioni con i conti a posto, una norma sul precariato anche se
generica, la possibilita' dell'aspettativa per il medico che
vuole partire per progetti umanitari con organizzazioni non
governative.
La FPCGIL Medici sara' comunque presente a tutti i tavoli
contrattuali aziendali - avendo firmato il quadriennio normativo
2006-2009 e il biennio economico 2006-2007 - a difesa delle
ragioni di chi vuole lavorare, con qualita' e con piu' risorse,
solo per il servizio pubblico, a tutela dei piu' giovani, e per
la valorizzazione in primo luogo degli incarichi professionali.
(Wel/ Dire)